68° mostra del cinema di Venezia: le prime giornate

carnage

La kermesse ha preso il via mercoledì 31 agosto con lo sbarco al Lido di George Clooney nelle vesti di regista oltreché di attore.  Il suo Le idi di marzo ha riscosso un buon successo nella proiezione mattutina per i critici e moltissimi applausi nella proiezione serale durante la cerimonia di inaugurazione.

Le idi marzoline non sono in questo caso quelle di romana memoria, ma alludono alla data delle primarie per la presidenza Usa nello stato dell’Ohio per il candidato democratico (Clooney) e quello repubblicano. La politica statunitense e i suoi meccanismi sono infatti i veri protagonisti del film di Clooney, d’altronde non nuovo al cinema impegnato per chi ricorda film come Syriana o Good Night, and Good Luck.

Nel film il candidato-Clooney viene affiancato da un bravissimo Ryan Gosling, giovane addetto stampa ancora legato ai propri ideali la cui perdita, nel confronto con il collega  Philip Seymour Hoffman, sarà lenta ed inevitabile. Come sempre straordinario Paul Giamatti nei panni del candidato repubblicano; alla domanda se ci sia una differenza tra rappresentazione filmica e realtà  in conferenza stampa risponde: “Direi di si, c’è molta differenza… Diciamo così, Washington è talmente crudele che Hollywood sembra una festa per bambini.” 

Scandali sessuali, compromessi e ricatti sono al centro di un conflitto elettorale che non vede più spazio per buoni e cattivi: tutto è cinismo ed ipocrisia, tutto viene sacrificato nel nome di una vittoria che trova però soggetti ormai svuotati e soli. “Lascio che sia ciascun spettatore», ha detto Clooney in conferenza stampa, «a decidere chi in tutto questo sia Cesare, chi Cassio e chi Bruto. Ma il mio non vuole essere un film politico, il vero argomento è la morale, quanto sei disposto a venderti per ottenere un risultato”. 

La seconda giornata della mostra del cinema è la giornata di Roman Polanski che presenta il suo Carnage, tratto dall’omonima pièce teatrale di Yasmina Reza. Il film è registrato in tempo reale e recitato proprio come in teatro, senza passaggi tra scene neppure per gli attori che di volta in volta, come racconta Kate Windlset, si trovavano a dover ricominciare dal principio. Per 79 minuti i quattro attori (Jodie Foster, Christoph Waltz, Kate Windlset e John C. Reilly) si ritrovano rinchiusi in una stanza a discutere della lite tra i loro figli, due coppie borghesi che nel corso di quell’ora e mezza perdono completamente ogni freno ed ogni velo di perbenismo svelando la loro vera visione del mondo.

Attesissimo il film Rugginedi Andrea Guaglianone  presentato nelle Giornate degli Autori e accolto da un lunghissimo applauso alla proiezione per il pubblico. Un bravissimo Filippo Timi è il protagonista del film, un pediatra pedofilo ed omicida che agisce in una tetra Torino di periferia, ad accompagnarlo nel film i tre bambini ormai cresciuti: Stefano Accorsi, Valeria Solarino e Valerio Mastrandrea.

Grande delusione nella terza giornata per l’atteso nudo di Monica Bellucci in Un été brûlant di Philippe Garrel, delusione anche per la recitazione e per il film stesso: dramma sentimentale di scarso spessore è stato accolto con ampi fischi al termine della proiezione.

In contemporanea il marito Vincent Cassel attraversava il red carpet per la presentazione di A Dangerous Method, di David Cronenberg, insieme a Michael Fassbender, Viggo Mortensen e Keira Knightley . Il film narra i complicati rapporti tra Jung, Freud e la paziente e allieva di Jung Sabina Spielrein basandosi sull’intenso rapporto epistolare che i tre ebbero.

Non resta che attendere il seguito.

Claudia Durantini

 

In alto una scena di Carnage: justjared.buzznet.com

Sotto la locandina del film Le idi di marzo

locandina

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