Dal giubbotto antiproiettile alla macchina per il gelato, passando per i sistemi di comunicazione segreta: queste alcune delle invenzioni ideate da donne che, spesso inconsapevolmente, hanno portato a un cambiamento radicale nella vita quotidiana di tutti noi.
#1 Fibra per giubbotto antiproiettile
Meglio conosciuta come kevlar, è una fibra sintetica nata dagli studi della chimica statunitense e ricercatrice della DuPont Stephanie Kwolek. La sua innovazione sta nella grande resistenza alle fiamme, al calore e alla trazione. Oggi viene usata non solo come materiale per i giubbotti antiproiettile ma anche per le attrezzature per sport estremi. Oltre al kevlar, brevettato nel 1966, la Kwolek ha assicurato altri 28 brevetti per la DuPont, entrando a far parte della National Inventors Hall of Fame, nel 1995.
#2 Monopoly
Nato come The Landlord’s Game (Gioco del proprietario terriero), viene inventato dalla game designer americana Elizabeth Magie nel 1902 ma brevettato solamente nel 1904. Inizialmente pensato come gioco per illustrare l’economia e le conseguenze della Law of Rent e dell’imposta del valore del terreno – Magie era una seguace dell’economista Henry George -, negli anni a seguire viene modificato fino ad arrivare alla versione che noi tutti conosciamo. Il suo ruolo di inventrice del gioco fu riscoperto solo nel 1973, grazie al professore Ralph Anspach, durante la ricerca di documenti per una battaglia legale contro la Parker Brothers (compagnia proprietaria dei diritti del gioco da tavolo).
#3 Reggiseno
L’invenzione che, a noi donne, ha cambiato la vita di tutti i giorni. Il primo modello nacque da una necessità di Caresse Crosby (nome d’arte di Mary Phelps Jacob), che, per l’occasione della cerimonia delle debuttanti, aveva bisogno di un reggipetto che le consentisse di indossare un abito molto scollato e trasparente senza che si notasse la biancheria intima. Allora aveva solo 19 anni e quattro anni più tardi, nel 1914, ottenne il brevetto ufficiale. In seguito, lo vendette alla Warner Brothers Corset Company che, acquistandolo a soli 1.500 dollari, ricavò più di 15 milioni di dollari nei trent’anni successivi.
#4 Sistema di comunicazione segreta
Incredibile che la nascita dei sistemi di comunicazione segreta si debbano ad un’attrice: stiamo parlando di Hedy Lamarr, classe 1914, ex studentessa di ingegneria di Vienna, austriaca naturalizzata statunitense. Attrice nota per il primo nudo del cinema, inventrice nota per aver ideato nel 1942 , assieme al suo compagno, il compositore George Antheil, un sistema di controllo radio per le torpedini americane per contrastare gli attacchi tedeschi durante la Seconda Guerra Mondiale. Questo sistema, che è alla base dello spread spectrum (la tecnologia di comunicazione di alcuni cellulari e dei satelliti militari), non venne adottato dalla marina militare americana perché troppo ingombrante. Fu acquistato successivamente da un’industria privata e usato per la prima volta nel 1962, durante il blocco navale di Cuba.
#5 Barbie
La bambola più famosa del mondo nasce dall’idea di Ruth Handler, moglie di un fabbricante americano di mobili in legno. Ruth collabora col marito, portandolo sempre più verso la creazione di giocattoli: è allora che le viene l’intuizione, quella di creare una bambola moderna, dalla corporatura perfetta, ben vestita, con un’acconciatura alla moda. L’ispirazione le venne dopo aver visto, in una vetrina in Svizzera, Lillie, una bambola dalle sembianze di Brigitte Bardot. Tornati in America, iniziarono la produzione e Barbara Millicent Roberts (nome completo della bambola Barbie, che prende il nome dalla loro figlia Barbara) viene presentata alla fiera del giocattolo di New York. Già solo nel 1959 verranno prodotti più di 350.000 pezzi.
#6 Tergicristallo
Mary Anderson era stanca di dover pagare cifre da capogiro e di essere vittima di incidenti stradali ogni volta che nevicasse e necessitasse di prendere un taxi per andare a lavoro. Durante una visita a New York, alla vista di un autista di un tram che era costretto a tenere aperti entrambi i finestrini per pulire i vetri dalla neve, ebbe l’idea per un’invenzione innovativa. Questo e i suoi precedenti la portarono a pensare ad un metodo per far risparmiare alla gente denaro e cure mediche (oltre al fatto di evitare incidenti mortali ogni volta che fosse brutto tempo): la soluzione fu un braccio meccanico removibile in grado di spalare e accatastare la neve o i residui della pioggia o della grandine. Il brevetto le venne concesso nel 1903.
#7 Macchina per il gelato
Nancy Johnson di Philadelphia era una casalinga che perdeva ore a preparare composti di uova, panna e zucchero in una vaschetta immersa in un secchio di ghiaccio salato, pur di far assaggiare il suo delizioso sorbetto agli ospiti che la andavano a trovare. Stanca di questo metodo che le faceva perdere molto tempo, nel 1846 creò una macchina a manovella nella quale due piccole pagaie avevano il compito di rimescolare il composto. Fatica dimezzata, emulsione più cremosa. Due anni dopo, vendette la sua invenzione a William Young, imprenditore del New Jersey, che, brevettandola nel 1848, ci fece decisamente molto più denaro. Dal brevetto alla vendita industriale il passo fu breve ed ecco ancora oggi le macchine da gelato che rinfrescano i nostri caldi giorni d’estate.
di Claudia Castaldo
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