Il litorale pontino fucina della mafia: Sel avvia un’interrogazione parlamentare

timthumb.phpI deputati di Sel Ileana Piazzoni, Nazzareno Pilozzi e Filiberto Zaratti, hanno chiesto ad Angelino Alfano attraverso un’interrogazione parlamentare, il 17 Luglio scorso, come mai sulla zona del litorale laziale, stretta dalla morsa della mala, non vengano potenziate le attività investigative dell’antimafia.

I deputati hanno chiesto ad Alfano  “quali iniziative intenda intraprendere per contrastare il fenomeno delle infiltrazioni di stampo mafioso nel litorale laziale”; in particolare, gli hanno chiesto “se non ritenga opportuno prendere provvedimenti atti a potenziare gli organici, le capacità e gli strumenti degli organi inquirenti presenti sul territorio del litorale laziale al fine di agevolare il controllo del territorio e implementare le attività di contrasto delle organizzazioni criminali”.

Da tempo infatti l’intera zona che va da Ardea, Anzio e Nettuno è diventata la fucina della malavita, senza che per altro si riesca a risalire ai tentacoli della “piovra”. Uno degli ultimi episodi si è verificato ad Ardea, dove sono state incendiate le auto del giornalista Luigi Centore, del sindaco Luca Fiori e del consigliere Pdl Marcucci.

Ardea in realtà è succube della mafia fin dagli anni cinquanta, all’epoca dell’insediamento del boss Francesco Paolo Coppola, detto «Frank Tre Dita», e tra la fine degli anni novanta e il 2000 diverse indagini della procura distrettuale hanno individuato pericolose organizzazioni di narcotrafficanti che comprendevano anche esponenti della ’ndrangheta ivi . Non si contano inoltre le vittime di mafia.

Ma ecco cosa recita il documento ispettivo depositato alla Camera dei Deputati:

– il territorio di Anzio e, più in generale, tutto il litorale pontino e romano risultano fortemente infiltrati da organizzazioni criminali, tra cui il clan Gallace;

– una recente relazione della DDA di Roma dice: «È stato accertato con costanti e specifici servizi come la permanenza abituale del Gallace Bruno nelle località del litorale pontino che, per effetto della presenza massiva e ramificata di numerose famiglie appartenenti al medesimo “locale” costituito da diverse ’ndrine, garantisca una sorta d’immunità e tranquillità “ambientale” per la gestione degli affari illeciti»; nello stesso territorio risulta operativo il clan dei casalesi.

Sono stati sequestrati numerosi beni al dottor Marcello Fondacaro già condannato in primo grado per associazione a delinquere di stampo mafioso in quanto sodale del clan calabrese dei Molè; il 5 marzo ignoti hanno sparato sei colpi di pistola contro l’abitazione del vice sindaco di Anzio Patrizio Placidi: la notte tra il 29 e il 30 maggio del 2011 sono stati assassinati, a colpi di pistola, in località Cecchina di Albano, Fabio Giorgi di Ardea e Rabii Baridii di Roma, nell’agguato rimanevano feriti anche altri soggetti; le indagini della procura distrettuale antimafia di Roma hanno individuato gli autori della strage in alcuni soggetti contigui al clan Santapaola da anni attivi tra Ardea e Pomezia.

di Simona Mazza

foto: Roma Post

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