Primo appuntamento. E se incontrassi uno di loro?

ragazza-indecisa-rapporto-distanzaCi siamo. E’ tempo di incontrare il tuo principe azzurro. Non lo conosci caratterialmente, ma c’è qualcosa in lui che ti intriga; quella sensazione che ti fa dire: me lo sento, è la volta buona. Occhio però, l’insidia è dietro l’angolo. E quell’insidia può assumere diverse facce, e potresti ritrovarti delusa in cucina a mangiare chili di cioccolato per dimenticare la serata, prendendo tanti chili quanti ne avevi persi durante la super dieta che avevi scrupolosamente seguito per arrivare in forma all’appuntamento.

Ad esempio, potresti aver trovato l’ ”Innamorato di se stesso”. Viene a prenderti in ritardo per via della sua indecisione vitale, quasi un dubbio esistenziale: ciuffo a destra-ciuffo a sinistra. Risolto il conflitto interiore, è pronto per sedurre. E sa che ci riuscirà, perchè è irresistibile,e non può interrompere la sua striscia di risultati utili consecutivi che dura più o meno dall’epoca degli Aztechi. Non gli interessa scegliere il ristorante dove andrete a mangiare, purchè ci sia almeno uno specchio dove poter controllare l’andamento del suo ciuffo. A tavola non sembra ascoltare l’altra persona. E’ intento a specchiarsi nelle posate: e più si specchia più si esalta, più si esalta e più si innamora. Di se stesso, appunto.

Se vi è andata bene evitando questa categoria, potreste però essere incappate nel “Volgare”. La serata è un climax di battutine a sfondo sessuale, doppi sensi e cafonate di ogni genere. Si crede simpatico, e si lascia andare ad apprezzamenti poco eleganti verso l’altra persona. Obiettivo principale delle sue gag sono: il seno, definito spesso “le gemelle”, ed il sedere, paragonato ai più svariati strumenti musicali. A rendere il tutto più agghiacciante, le risate fragorose che esplode dopo ogni battuta. Inquietante.

Doveste riuscire a scampare anche a questo, ci sono possibilità di imbattersi nell’ “Intellettuale”. Qualunque parola venga pronunciata è un buon pretesto per creare un dibattimento che tocca la politica, la filosofia, l’arte e qualsiasi campo in cui può dire qualche cosa di intelligente. Durante tutta la serata si lancia in discorsi pieni di paroloni, e guai a non parlare di Kant, Hegel, Sant’Agostino e Freud. Almeno una volta li deve nominare, anche se si sta ordinando il dessert.

Bene. Quando pensi che il calvario sia finito, ecco il “Palestrato”. Ha l’abbonamento in palestra da quando aveva 7 anni. Ci passa tutti i pomeriggi e non salta mai un giorno. Si presenta all’appuntamento con una maglietta di cinque taglie in meno, e con una camminata da vero macho. Non vede l’ora che gli si chieda dove si trovi un qualsiasi posto, in modo che possa indicarne la direzione mostrando il bicipite pompatissimo. Parla solo di cura del corpo e di pesi, e se gli si chiede se conosce qualche personaggio dell’antichità, va in confusione domandandosi se frequenti anche lui la sua stessa palestra.

Ultimo, ma non per importanza, è lo “Sdolcinato”. E’ il miele fatto uomo. Vi attribuisce sin da subito irritanti nomignoli per entrare più in confidenza, e, ad ogni pietanza servita al tavolo, crea sonetti decantandone le qualità e paragonandole con improbabili metafore ai vostri occhi e al vostro sorriso. Indicherà la stella più luminosa in cielo, chiamandola col vostro nome, oppure si chiederà stupito come sia possibile che un angelo stia sulla terra.

Se siete riuscite ad evitare tutte queste categorie, non siete ancora salve. Ce ne sono altre, tantissime altre. Buona fortuna.

di Giovanni Fuiano

foto: pinkdna.it

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