Approvato il decreto per la chiusura di scuole e università. Le misure precauzionali per il Coronavirus aumentano su scala nazionale.
Oggi, nel primo pomeriggio, è stata data la comunicazione ufficiale dopo una serie di comunicazioni ufficiose: le scuole di tutta Italia rimarranno chiuse fino al prossimo 15 marzo.
<<Una decisione che per il Governo non è stata semplice>> afferma il ministro dell’istruzione Lucia Azzolina, ma prudenziale al fine di evitare ulteriori contagi e un sovraccarico sanitario nei reparti di terapia intensiva e sub-intensiva.
E’ importante agire al meglio per il contenimento del contagio con una estrema attenzione, secondo quanto sostenuto dal Premier Giuseppe Conte, secondo i dati dell’ultimo bilancio della protezione civile infatti i malati sono attualmente 3.089, 276 i guariti, 107 vittime. La maggior parte dei casi è nel focolaio in Lombardia, 1.820 con 73 deceduti, circa il 70% del totale.
La diffusione del Coronavirus oramai è in crescita sempre più esponenziale nel nostro Paese e sta iniziando ad atrofizzare ogni aspetto sociale e ogni forma di aggregazione della vita quotidiana, dalla cancellazione di spettacoli teatrali o concerti, partite di calcio giocate a porte chiuse, alle attività didattiche interrotte.
Tra le misure di prevenzione infatti è sempre presente la raccomandazione di lavarsi spesso le mani e di evitare posti molto affollati come i mezzi pubblici da prendere solo in caso di stretta necessità, da evitare sono anche le strette di mano e i contatti con un numero elevato di persone, soprattutto chi manifesti sintomi influenzali. Tutto questo di certo è fonte di preoccupazione e conduce ad una dimensione quasi surreale del quotidiano.
Per le attività scolastiche si mira però a fornire agli studenti ogni mezzo per non rimanere indietro con programmi e lezioni. Infatti è stabilito dal provvedimento che i dirigenti scolastici, sentito il collegio docenti, debbano attivare per tutta la durata della sospensione delle attività scolastiche le
modalità a distanza di didattica online a supporto di tutti gli studenti.
Anche nelle università e nelle istituzioni di alta formazione artistica, musicale e coreutica le attività didattiche potranno essere svolte, qualora sia possibile, con le modalità online individuate da ogni ateneo per tutto il periodo della sospensione.
Tutto questo implicherà di certo uno sforzo maggiore per docenti, organizzazioni scolastiche e universitarie. Gli stessi studenti dovranno cercare di rimanere al passo con i programmi per non pregiudicare il loro anno scolastico.
Fonte foto: ilgazzettino.it
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