Il mondo è fatto da gli occhi di chi lo guarda, se lo osserviamo con gli occhi della violenza, della miseria, dell’infelicità, produrremo violenza, miseria e infelicità, se lo guardiamo, a livello individuale, con una prospettiva diversa produrremo il vero cambiamento collettivo.
Energia e vibrazione
Tutti gli esseri viventi, sono frutto di un’unione di energia, in un campo di energia pulsante connesso a ogni altra cosa esistente nell’universo.
In quanto esseri vibrazionali, il nostro cervello funziona come una radio, che cerca delle stazioni su cui sintonizzarsi e per farlo emette frequenze che variano a seconda dei nostri pensieri e delle emozioni.
Si creano così una serie di risonanze che attirano tutto ciò che ha una frequenza vibratoria simile a quella che stiamo emettendo.
Quando le nostre frequenze vibrazionali sono alte, riusciamo nei nostri propositi ed attiriamo positività, prosperità ed abbondanza, quando esse sono basse, creiamo situazioni negative.
Questi presupposti dovrebbero stare alla base della nostra coscienza superiore, perché è solo partendo da questa consapevolezza che saremo in grado di trasformare la nostra esistenza.
Come dicevamo, la stessa cosa accade in natura per tutto gli altri esseri viventi, laddove i sistemi internamente coerenti possiedono la capacità di respingere le influenze esterne negative, mentre i sistemi incoerenti sono facilmente penetrati dal disordine dall’esterno.
La meditazione yogica di Maharishi
A parlare di questi concetti e della vicinanza fra spiritualità e principi della fisica fu tra gli altri Maharishi Mahesh Yogi, che nel 1975 a Madras (India) inaugurò l’alba di una nuova era, proclamando che “attraverso la finestra della scienza vediamo l’alba dell’Età dell’Illuminismo”.
Il suo pensiero diede vita al Movimento Maharishi, basato sul principio secondo cui appunto la coscienza individuale influenza la coscienza collettiva.
La scienza parla di “Effetto Maharishi”
Maharishi era convinto che la meditazione fosse una potentissima arma per la trasformazione delle coscienze e la ricerca scientifica gli diede ragione.
Numerosi studi condotti nelle città e nei paesi di tutto il mondo, evidenziarono infatti che laddove veniva praticata la meditazione trascendentale, la tendenza all’aumento del tasso di criminalità era invertita e vi era, di contro, un aumento dell’ordine e dell’armonia.
I ricercatori chiamarono questo fenomeno di crescente coerenza nella coscienza collettiva dell’intera società “Effetto Maharishi”, o “Effetto Campo”.
I risultati della ricerca
Durante la tecnica di volo Sidhi Yogic di meditazione trascendentale, vennero registrati alti livelli di coerenza EEG (Elettroencefalografia).
I test furono effettuati su un gruppo di circa 7.000 individui che praticavano il volo yogico ed alla fine si dimostrò che essi, poiché avevano una grandissima coerenza delle onde cerebrali – creavano coerenza nella coscienza collettiva e generavano un effetto unificante e di integrazione nella vita della società. Ciò si traduceva in una diminuzione delle tendenze negative in tutta la società – come criminalità, terrorismo, incidenti e malattie – e un aumento delle tendenze sociali, economiche e politiche positive.
Ciò portò gli scienziati ad affermare che lo stato integrato di coscienza nazionale creato dall’Effetto Maharishi produceva un “Effetto Meissner” (fenomeno di superconduttività) per la nazione, rendendola impenetrabile al disordine esterno, creando un’armatura invincibile per la nazione e mantenendo il “sole dell’Età dell’Illuminismo per tutti i tempi. “
Meditazione e purificazione
Per raggiungere questo stato di simbiosi con l’universo bisogna passare tuttavia attraverso un processo di “purificazione”.
La meditazione è sicuramente il mezzo più potente perché consente di annullare la mente, abbattere tutti i suoi veli, riprogrammarla ad un livello superiore, aiutare la nostra anima a sciogliere paure e resistenze.
Gli step per una meditazione efficace sono:
1) restare nel vuoto e nel silenzio, ricordando che il vuoto non è assenza, ma solo invisibilità;
2) restare immobili, poiché silenzio e immobilità amplificano lo stato di coscienza superiore;
3) respirare lentamente e profondamene;
4) annullare la mente con le sue teorie ed i suoi giudizi limitanti;
5) trovare la propria vibrazione e alzare la relativa frequenza;
6) superare il concetto di “dualità”, o meglio di “separazione” arrivando a capire che il tutto è nell’uno e l’uno è nel tutto e che esiste un unico campo di energia fondamentale responsabile per le funzioni più alte della nostra mente (e che tutti siamo connessi).
7) manifestare grandi visioni;
8) cambiare codice narrativo.
Una volta che ci saremo allenati a comprendere la relazioni tra gli stati di coscienza stimolati dalle diverse frequenze cerebrali potremo gradualmente osservarli e passare da uno stato all’altro in modo più consapevole a seconda di ciò di cui abbiamo bisogno.
Foto di Foundry Co da Pixabay
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