Dopo due ore circa di treno da Londra, attraversando le dolci colline del Kent si raggiunge Canterbury, sede della celeberrima cattedrale (le cui origini risalgono al VI-VII, epoca della prima evangelizzazione dell’Inghilterra) da cui è passata la Storia.
Proprio nella cattedrale nel 1170 fu assassinato Thomas Beckett, arcivescovo di Canterbury, su ordine del rivale Enrico II che intendeva limitare i privilegi della chiesa in Inghilterra: lo scalpore destato dal delitto e la successiva beatificazione di Beckett nel 1173 rese Canterbury meta di numerosi pellegrinaggi. La drammatica vicenda ispirò secoli dopo Thomas Stearns Eliot, autore del dramma teatrale Assassinio nella cattedrale, in seguito musicato da Ildebrando Pizzetti. Ad aumentare la bellezza e la notorietà della cattedrale contribuì l’incendio del 1174, che rese necessaria una ricostruzione quasi completa nello splendido stile gotico che possiamo ammirare tuttora; non solo delitti rievocano le maestose navate gotiche, le preziose vetrate, le lapidi in ricordo di condottieri e religiosi, tra cui spicca il monumento funerario di Edward di Woodstock, il Principe Nero, uno dei protagonisti della guerra dei Cent’anni contro la Francia. Notevole il chiostro e impedibile la cripta, risalente al XI secolo, con i suoi bellissimi capitelli romanici fitomorfi e zoomorfi, anche se l’atmosfera di spiritualità e raccoglimento viene spesso turbata dal passaggio dei numerosi turisti. Ma Canterbury è anche la città dove si ritrovano i pellegrini di cui narra Chaucer, l’autore dei Canterbury Tales (XIV secolo) ed uno dei primi scrittori ad attribuire dignità letteraria alla lingua inglese. Vagando per Canterbury capita spesso di scoprire angoli suggestivi ed edifici d’epoca, magari nascosti tra un English pub ed un Indian tandoori. Come ogni città inglese che si rispetti Canterbury è piena di Tea rooms e pasticcerie, dove assaggiare torte, muffins, scones e tante altre prelibatezze da abbinare ad un ottimo tè. Chi volesse provare qualcos’altro di tipicamente inglese non si faccia mancare fish &chips e la gustosa fisherman’s pie, a base di patate, formaggio, salmone e gamberetti.
Valeria Gubelli
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