La libertà dell’uomo

L’insoddisfazione dell’uomo nel mondo attuale non è solo intellettuale e spirituale. La scienza con la quale egli confronta religioni e morale non spiega i “perché “, classifica solo i ” come “, conducendo al sapere e non alla Conoscenza. Molti uomini rinunciano alla ricerca della chiave del mistero e quindi a dare un senso alla azione umana. Essi finiscono col cadere nell’esistenzialismo moderno che pone, in qualche modo, l ‘assurdo come principio. Concezione che isola l’uomo trascurando ogni morale e togliendogli ogni responsabilità. L’indispensabile “Regola di Vita” deve fondarsi sulla certezza del Principio e dell’Assoluto. Certezza alla quale si accede grazie alla Tradizione, che è valore assoluto e inalienabile, come l’iniziazione che la esprime, e quindi fondamento della vera morale. Per l’uomo ciò implica la presa di coscienza di sé stesso, grazie alla coscienza delle proprie virtualità ed alla loro realizzazione. La via iniziatica permette di realizzare l’esperienza della libertà. La regola di Vita, liberamente accettata, diviene l’arte di vivere. La libertà, per l’uomo, è veramente il diritto di compiere il suo dovere sempre. La presa di coscienza della Verità che è in lui. La Vita ha un solo obiettivo: la libertà dell’uomo con il rispetto della sua dignità, cosa questa che implica l’assenza di ogni pressione su di lui. Essa, per suo principio, può essere in contrasto solo con chi nega questa libertà di coscienza e di pensiero.

Leo Comple

Foto: http://blog.libero.it

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