Il calendario “Eticha” presentato questa settimana, alla Domus Circo Massimo di Roma, è una iniziativa di sensibilizzazione alla Tricologia solidale.
Il progetto nasce per supportare pazienti oncologici e migliorare la loro qualità della vita. Allude al diritto alla bellezza e all’estetica anche nel dolore.
Gli scatti del calendario sono stati realizzati da Gianmarco Chieregato, fotografo dell’alta moda, che durante la serata ha dichiarato: “la gioia che trasmette una donna quando si sente soddisfatta nel sentirsi bella è qualcosa che mi appaga più di ogni altra cosa”, confessando anche che “fotografare donne completamente calve è stata una bellissima emozione: in quell’aspetto, in parte innaturale, colgo una naturale grande bellezza”.
A posare sono state inedite “modelle” che si sono rese disponibili a fare qualcosa di bello, originale e unico per ognuna di loro. Donne che si sono messe in gioco, dopo aver trascorso momenti molto difficili dopo aver avuto una diagnosi di cancro. Donne vere e splendide che hanno indossato parrucche realizzate grazie al gesto d’amore di coloro che aderiscono al progetto “Hair Smile”, una donazione di capelli con i quali si realizzano parrucche naturali, utilizzate poi da malati oncologici che ne fanno richiesta.
La serata è stata presentata dalla giornalista Simona Decina. Sul palco si sono alternati medici e politici, come il Sen. Domenico Gramazio, che già nel 2009 ha firmato un disegno di legge sulla figura professionale del Tricotecnico. Durante il suo intervento, il Senatore ha ricordato la lungimiranza della dottoressa Giusy Giambertone, Amministratore Tricostarc e presidente Tricostarc onlus, nell’individuare un bisogno. “Una imprenditrice e professionista – ha sottolineato Gramazio – che è stata anche premiata al ‘Caravella tricolore 2023’ per il suo forte forte impegno sociale e per esser riuscita ad intercettare un problema e trovare delle appropriate soluzioni”
La banca della parrucca
La dott.ssa Giambertone, nella foto col fiocco rosa insieme alle modelle pazienti del calendario, ha di fatto inventato la donazione dei capelli istituendo la Banca della parrucca, un luogo dove i capelli vengono donati e poi lavorati per realizzare parrucche per pazienti oncologiche, affinchè possano ripristinare l’immagine della donna che, a causa della chemioterapia, subisce una calvizie che può generare tante fragilità. La dott.sa Gianbertone è fortemente convinta che sia necessario aiutare le donne a mantenere un aspetto piacevole anche nelle fasi di malattia, quando la bellezza estetica diventa un diritto ed un dovere etico.
Durante il suo intervento, la presidente Tricostarc onlus ha raccontato quello che vive giornalmente nell’incontro con pazienti oncologici: “Vedo che l’agio cede il passo al plagio della paura – ha dichiarato – il timore del tumore si traduce in dolore e si fonde e confonde tra le paure di essere riconosciuti nudi, fragili, privi di quella identità che contraddistingue nell’essere donna o uomo, bionda o nera, liscia o riccia, piena capelli o calva”.
La dott.ssa Giambertone, provocatoriamente, ha posto ai presenti un interrogativo su cui riflettere “parliamo di estetica dell’etica o di etica estetica?”.
Testimonianza di forza e coraggio
Il progetto “Eticha” è sostenuto anche dalla Fondazione Prometeus il cui Presidente, Lucio Fortunato, chirurgo senologo, ha sottolineato che la questione della bellezza di una donna durante e dopo le terapie oncologiche non è soltanto un artifizio estetico. “La conservazione della propria immagine corporea è un elemento essenziale e costituente della cura” ha detto il dott. Fortunato. “Oggi sappiamo che per moltissimi tumori – ha proseguito – le possibilità di recidiva sono per fortuna molto basse, mentre l’impatto psicologico della diagnosi è almeno per una donna su quattro devastante, con un profondo effetto sulla qualità di vita sua e della propria famiglia”.
Guest Star della serata le 24 “modelle” che hanno prestato la loro immagine al progetto per sostenere l’importanza del “diritto alla bellezza”, ed hanno affermato: “uno strepitoso calendario che ci ha trasformate in modelle per un giorno, un progetto meraviglioso che trasmette bellezza, forza, gioia di vivere. Tutte noi abbiano affrontato momenti pieni di paura, incertezza, lunghe terapie e tanta insicurezza. Il cancro ti mette davanti alla precarietà della vita e a percorsi di cura che spesso ti spogliano del vestito più bello, non ti riconosci più, la tua femminilità viene minata da un’inevitabile trasformazione come la perdita dei capelli, difficile da accettare…”
Significativa la testimonianza di Laura Di Mauro, una delle 24 protagoniste di “Eticha” calendario 2024 “Quella giornata da sogno nella quale siamo state protagoniste di scatti meravigliosi è stata un balsamo per il cuore e per il fisico, una giornata dove quella famosa fiammella ha brillato ed illuminato ancora di più il nostro percorso. Finalmente mi sono guardata felice allo specchio e tutte ci siamo sentite apprezzate, amate e terribilmente forti. Che la nostra energia positiva – ha proseguito Laura – possa arrivare a tutte quelle donne che si trovano a dover affrontare questi percorsi, difficili ma non impossibili!”.
Dalle parole di queste donne e dalle dichiarazioni della Di Mauro – che ha affrontato 16 mesi di terapie continuando, con una straordinaria forza, a calcare la scena come coprotagonista di musical e spettacoli di successo come “Mamma Mia”- trapela tanta voglia di vita e tanta energia per sconfiggere il male, testimonianze di forza e coraggio.
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