Auto elettriche e forze di polizia

auto elettriche

Un connubio sempre più forte quello tra l’auto elettrica e le forze di polizia.

La notizia che un corpo di polizia inserisca nel proprio autoparco un nuovo veicolo, specialmente elettrico, crea entusiasmo. L’ultima acquisizione in ordine di tempo è quella effettuata dall’Arma dei Carabinieri di circa 46 unità, con due bandi differenti. L’acquisto, in particolare, riguarda l’entrata in flotta di 46 Jeep Avenger in colore d’istituto per svolgere soprattutto compiti istituzionali.

Elettrico è green

La scelta da parte delle istituzioni di acquisire veicoli elettrici è parte integrante della politica di svecchiamento dei mezzi in uso alle amministrazioni pubbliche, perseguendo obiettivi “green”, così come previsto dalle regole europee. L’acquisto di auto a batteria da parte delle istituzioni e delle forze dell’ordine viene svolto da anni e quasi non dovrebbe fare notizia. Le prime auto arruolate furono le Citroen C-Zero, le Nissan Leaf, successivamente sono state arruolate anche le BMW ì3.

L’acquisto di questi veicoli spesso è dettato più da esigenze ambientalistiche che da una vera e propria necessità d’impiego. Infatti, andando a leggere le cifre di questo ultimo appalto, i veicoli Jeep Avenger saranno forniti con pacchetto di assistenza 4anni/40.000km, per il costo riportato nella delibera stessa: “la spesa per l’approvvigionamento di un veicolo con le caratteristiche sopra indicate ammonta a € 36.652,94 IVA esclusa, la spesa per l’acquisto di n. 22 veicoli risulterà pari a € 806.364,68 IVA esclusa e € 177.400,23 per IVA al 22%, per un ammontare complessivo di € 983.764,91 IVA inclusa”( N. 1415 R.U.A. Roma, 2 4 NOV 2023).

Una spesa significativa per un impiego da valutare nel tempo!

Il veicolo elettrico è un veicolo adatto ai compiti delle forze dell’ordine?

La risposta è complessa: il veicolo per i compiti della polizia è un veicolo operativo, che sarebbe opportuno fosse un veicolo polivalente. Il termine polivalente serve ad identificare tutti quei veicoli che possono svolgere più un ruolo. I compiti d’impiego di un veicolo per le forze di polizia sono molteplici: dal pronto intervento come squadra volante per la Polizia di Stato, a scorta di personalità, investigativo, controllo del territorio o in uso ai reparti mobili della Polizia di Stato.

Oggi l’impego dei veicoli elettrici è destinato soprattutto a scopi istituzionali, ovvero compiti di rappresentanza svolti dai vertici delle Forze dell’ordine, Carabinieri, Polizia di Stato o Vigili del Fuoco, spesso nei grandi centri urbani. Sicuramente in questo ruolo sono da preferirsi ai veicoli operativi tradizionali. Una funzione in cui sono impiegati efficacemente i veicoli elettrici sono il controllo e il pattugliamento dei centri urbani contenuti, come le isole pedonali o le aree circoscritte come il centro storico di Milano o il perimetro della Città del Vaticano. Trattandosi di un ruolo operativo sarà necessario comunque la presenza di un secondo veicolo “tradizionale” a supporto per eventuali azioni di fermo.

Un ambito dove l’impiego dell’auto elettrica può essere altrettanto efficace è nella sorveglianza per la salvaguardia ambientale dei parchi nazionali e nella vigilanza delle aree verdi urbane, dove è importante diminuire quanto possibile l’impatto della CO2.

Auto elettriche: qualche numero

La quota di immatricolato di veicoli elettrici in Italia ed in Europa è in crescita, sebbene la platea dei privati al momento non sembra estendersi, non mancano esempi virtuosi come lo Stato della Città del Vaticano che applicherà in maniera esponenziale l’uso dell’auto elettrica e nei prossimi 5/6 anni utilizzerà solo questa tipologia di auto.  Un secondo esempio è l’arruolamento della Jeep Avenger nel corpo dei Vigili del fuoco, che ne ha ordinate 1.000 unità e che potrebbe rappresentare la flotta green più numerosa per una pubblica amministrazione italiana.

Futuro elettrico

Nel breve periodo le auto elettriche entreranno in numero sempre maggiore tra i ranghi delle forze di polizia. È la transizione verde imposta dall’Europa. Un impiego circoscritto di queste auto è utile sia per salvaguardare l’ambiente che per sfruttare appieno le caratteristiche dell’auto. Ad oggi però l’acquisto di auto elettriche è caratterizzato da forti limiti il primo dei quali è il costo d’acquisto elevato; il secondo è una previsione di impiego molto limitata rispetto ad un veicolo a motore termico. Per quest’ultimo, infatti, quando viene acquistata un’auto a motore termico da una pubblica amministrazione generalmente è previsto un pacchetto manutentivo di 5 anni/150.000km, mentre per un’auto elettrica è di 4anni/40.000km. Inoltre le strutture pubbliche, in particolare non tutte le caserme e i commissariati, ad oggi dispongono di colonnine o wallbox di ricarica. Infine, difficilmente la corrente utilizzata proviene da fonti rinnovabili.

Foto di Franz P. Sauerteig da Pixabay

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