Dopo la grandissima gioia che entrambi i genitori provano alla nascita del proprio bambino, il rientro a casa, che rappresenta il vero inizio della vita della nuova famiglia, può comportare qualche problema pratico, ma anche psicologico: fondamentale è parlarne insieme, instaurare un dialogo in cui si cerca di comunicare le proprie sensazioni di felicità o di inadeguatezza per affrontare così ogni piccolo evento che venga a manifestarsi. La prima cosa che vi metterà in agitazione è il pianto. Esistono diversi motivi che possono scatenarlo: fame, acqua del bagnetto troppo calda, luci troppo forti, molta gente intorno al lui che lo infastidisce e senso di abbandono se lasciato troppo tempo da solo. Il pianto è l’unico modo che il neonato ha per comunicare bisogni e sensazioni e sarà il tempo e la complicità che instaurerà con i genitori a far si che essi distinguano e interpretino i diversi tipi di pianto. Nelle prime tre settimane, quando il ritmo del sonno ancora non si è ancora regolarizzato è importante organizzare gli orari delle poppate: se dorme molto è utile cercare di intrattenerlo, stimolarlo e parlargli per evitare che si addormenti; se dorme poco bisogna adeguarsi e cercare di coinvolgerlo durante l’arco della giornata, magari usando il marsupio per averlo vicino. E’ importante posizionarlo nella culla o in posizione supina o su di un fianco. Per quanto riguarda le precauzioni, da prendere rispetto all’igiene del neonato, si limitano ad alcuni temi: medicazione del cordone ombelicale, bagnetto e pulizia generale. Alla nascita il cordone ombelicale viene reciso e ne resta attaccato solo un piccolo pezzo. Questo moncone si essiccherà e cadrà spontaneamente dopo una settimana, dieci giorni dalla nascita. Nel frattempo, per favorire la caduta, è necessario eseguire una piccola medicazione con disinfettanti e ricoprire il moncone con una garza sterile. Questa va sostituita tutte le volte che viene contaminata dalle urine. Se la pelle all’interno o all’esterno dell’ombelico è arrossata o vi sono secrezioni di sangue o pus sulla garza è bene contattare il pediatra. La completa cicatrizzazione dell’ombelico dà il via al bagnetto: scegliere un sapone neutro, controllare la temperatura dell’acqua (37/38°C), immergere gradualmente il bambino e tenerlo saldamente. Una o due volte la settimana lavare i capelli con lavaggio leggero e shampoo neutro. Importante è asciugare bene il bambino, in ogni sua parte, per evitare irritazioni o screpolature sulla pelle. Se queste dovessero presentarsi è utile usare una pasta protettiva. Infine, per quanto riguarda il cambio del pannolino, deve essere fatto prima e dopo ogni poppata e ogni volta che si è scaricato. E’ bene sistemare il bambino su una superficie piana (fasciatoio) ed avere tutto il necessario a portata di mano per far in modo di non perderlo mai di vista. Auguri!
Angela Ricci
Foto: infanziablog.it
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