Ogni anno in Italia, si verificano circa 200 mila casi di incidente acuta vascolare ischemico cerebrale “ictus”
L’OMS (organizzazione mondiale della sanità), definisce “Ictus” come improvvisa comparsa di segni e\o sintomi riferibili a deficit delle funzioni cerebrali, localizzati o globali della durata superiore a 24 ore.
Attualmente in Italia, con maggior predilezione per il sesso maschile, l’ictus, rappresenta, la prima causa d’invalidità e la terza causa di morte, dopo le lesioni del miocardio e le neoplasie.
Le nuove frontiere terapeutiche, possono ridurre drasticamente la mortalità a breve e soprattutto le complicanze e gli esiti a distanza dell’attacco ischemico con impatto sociale ed economico molto rilevante.
Per tale motivo sono nate le unità di cura intensiva definite “stroke unit” ormai diffuse su tutto il territorio.
L’ospedalizzazione precoce dei pazienti è di fondamentale importanza e l’organizazione territoriale dell’emergenza è fortemente impegnata in tale direzione. Poter effettuare nel più breve tempo possibile e nel posto giusto è la sfida e la mission che vede tutti gli operatori impegnati. Da qui il postulato dell’ora d’oro. Riuscire nell’ospedalizzazione del paziente entro 1 ora dall’insorgenza dei sintomi o dalla chiamata, verso l’unita’ di cura intensiva più vicina.
A tale scopo nasce A.L.I.Ce. Associazione Italiana per la Lotta all’Ictus Cerebrale, l’associazione attraverso le sue ramificazioni periferiche definisce i criteri d’intervento e delinea i percorsi virtuosi, per la prevenzione, la cura degli incidenti vascolari ischemici cerebrali inoltre è di supporto nella fase importante della riabilitazione post acuta.
Consultate il sito dell’associazione o scrivete al forum (commenti) del giornale.
Dr Antonino Meduri
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