Che lo smog ed i cambiamenti atmosferici siano dannosi per la vegetazione è risaputo, ma in che misura ancora non è chiaro. Secondo uno studio : Life+”Futmon”, presentato a Roma e cofinanziato dalla commissione UE con 35 milioni di euro nel 2009-2010, questi due fattori non solo rendono meno folta la chioma di foglie che appartiene agli alberi, ma ne sbiadiscono anche il colore. I numeri dicono che Il 30% delle foglie è andata persa e di queste il 10% ha visto sbiadire il proprio colore. Il 35% degli ecosistemi forestali sono colpiti da agenti biotici che li danneggiano: parassiti, funghi, batteri e insetti; ma altrettanto minacciosi sono gli agenti abiotici, cioè cambiamenti climatici e inquinamento atmosferico (smog, ozono, caldo e pulviscolo dell’aria). Una notizia positiva è che nessun peggioramento c’è stato negli ultimi due anni, eccezione fatta per le conifere (querce e castagne) che sono le più danneggiate. L’ossido di azoto (prodotto dai motori a scoppio e dalle industrie), in particolare, risulta micidiale per la vegetazione perchè modifica le caratteristiche del terreno. Anche l’Italia ha partecipato a questo progetto investendo 3,5 milioni di euro e cercando di salvare i 12 milioni di alberi presenti sul territorio, grazie al Corpo Forestale dello Stato, al Cnr e a Cra . I vantaggi di questo progetto non si ripercuotono solo sull’ambiente o sull’organismo, ma anche sul portafogli: salvare i nostri alberi significa risparmiare un miliardo di euro, perché essi consumano una quantità di CO2 pari a 435 milioni di tonnellate , che costerebbe un bel po’ smaltire secondo il protocollo di Kyoto.
di Redazione
Foto: vallicuronegrueossona.it
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