Parigi diventa la città più importante. Il prêt-à-porter è andato, adesso tocca all’Haute Couture.
È in questi giorni che la capitale francese si popola di personaggi illustri e di spicco in tutti i campi, ma soprattutto da forti nomi che operano nel campo della moda: nuovi stili, nuove correnti artistiche, nuove idee vestono la raffinatezza delle silhouette che sfileranno la notte e il giorno di grandi eventi.
La settima della moda parigina ospita i più grandi stilisti provenienti da tutto il Mondo, uno dei quali si distingue particolarmente tra gli altri: Alexis Mabille.
La maison francese infatti porta sulla passerella una donna protagonista di se stessa, consapevole della propria femminilità. È emancipata ed è svelta, molto carpe diem.
«Nei suoi dipinti, i suoi sudditi non sono semplicemente in posa, ma sembrano essere in movimento, in transizione, esprimendo tutto ciò che sono, tutto ciò che erano e tutto quello che vogliono diventare. »
Mabille si rifà infatti alla linea artistica del pittore Giovanni Boldini, che faceva della donna l’unica musa delle sue opere e ne esaltava tutti i particolari.
L’attimo fuggente viene ritratto in questa couture in una cornice floreale e veste le modelle che sfilano ma senza fronzoli.
Per il giorno, la donna indossa smoking tuxedo: particolari sono le pennellate di bianco e grigio sui neri, che si rifanno alle opere del Boldini e ricordano ancor più un senso di appartenenza e un rifacimento al periodo impressionista. I pantaloni sono in raso aderenti, i jeans sono a vita alta a top négligé in seta. Le forme si accentuano sempre lungo il busto e si riempiono di panneggi ariosi con boleri, gli abiti da cocktail si lasciano scivolare lungo le silhouette cominciando a pronunciarsi lungo le spalle attraverso twill di lana con decori floreali e maniche a pagoda. Tutto molto cipria, avorio e acqua marina.
Per la sera sono le maniche ad essere protagoniste, richiamano infatti l’attenzione con volumi molto generosi e i panneggi pronunciati si portano fin sotto i fianchi, diventando sinuosi ed eccentrici attraverso una palette che va dai grigi ai blu, passando per il topazio e il bronzo. Si accostano abiti lunghi in organza.
Chiude in grande stile con un maxi cappotto tulipano: la silhouette è manovrata da curve rosse esaltate che si intrecciano lungo un fiocco fermato sulla schiena.
Una collezione, insomma, per una donna che non sa stare dietro le quinte, pronta invece ad affrontare l’inverno con un sarcasmo tutto primaverile.
di Mauro Stano
Foto: Newindianexpress
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