Gianluca Ferracin e Andrea Masato (foto sotto) hanno le idee chiare su come camuffare la donna da uomo e l’uomo da donna. Un passaggio da un genere all’altro che, con un messaggio consapevole, rispetta le identità e spesso si diverte a confonderle.
Dopo l’edizione di luglio, cavalcando la formula del momento dietro una presentazione co-ed – una sfilata unificata di proposte uomo e donna – con Edithmarcel, brand fondato nel 2015, la coppia creativa torna in Capitale e inaugurando la categoria Fashion Hub dedicata ai talents, sulla passerella del PratiBus District ad AltaRoma, presenta The Activist, linea autunno/inverno 19-20.
L’atmosfera metropolitana dettata dalla location prescelta, calza a pennello con un défilé suggestivo, che post meridiem avanza scandito da 7OOP3D di Nummerngöre, un mix electro vocals in loop, volutamente incastrato alla fine, con la sonata n° 15 di Beethoven, interpretata al piano da Karine Gilanyan.
Così 32 proposte viaggiano su un’idea precisa di moda: contemporanea e chic, classica e sportiva. Perché loro giocano, e giocando prendono dall’activewear tutto ciò che serve per plasmare l’estro di un brand che sa di couture e sostenibilità, dove tessuti e dettagli arrivano direttamente dal vestire tecnico.
“Tutte le aziende con cui lavoriamo sono certificate, e i materiali sono il panno di lana, alcuni freschi di lana e la lycra, perché cerchiamo sempre di utilizzare tessuti ecosostenibili” spiega il giovanissimo Gianluca Ferracin nel backstage; “anche se è molto difficile trovare aziende che lavorano con questi materiali, tra l’altro costosi, noi non ci fermiamo, e cerchiamo il più possibile di lavorarli”, incalza con piglio forte e deciso Andrea Masato.
Una sfida ambiziosa e costosa dunque, considerando anche la scelta di materiali fitness che appartenendo a un universo dai confini ben delineati, per Edithmarcel lavorano all’unisono con quelli più eleganti come il fresco di lana, riuscendo a plasmare silhouette ontrend, dietro una visione uomo/donna elegante, rispettosa, per niente scontata.
Complice la palette cromatica, sobria a tratti: nero, rosso, blu, bianco e rosa sono a blocchi, nessuna fantasia interrompe la sequenza, a parte la riproduzione misurata dei volti, stampati a contrasto su maglie in jersey o a coste di lana; oppure inserti a strisce, pronti a stemperare l’eleganza di una gonna plissettata; o ancora zip nastrate in bianco nero con il logo del brand termosaldato.
Un’attuale rielaborazione del trend del momento, quello dell’activewear, che con Edithmarcel, s’impregna di pulizia e tocchi urban, e abbattendo gli stereotipi di genere, calibra l’ironia a sostegno di quel messaggio consapevole, sempre rispettoso dell’ambiente.
Lo stesso messaggio che qualche volta si lascia volutamente disturbare da superbe piume multicolor che luccicano come paillettes, e convivono in armonia con occhialini da sci, berretti in lana da montagna e neri calzettoni alla parisienne.
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