Alla vigilia dell’amichevole di lusso Inghilterra – Italia, il CT Luigi Di Biagio traccia la strada della nazionale, anche del futuro, nonostante potrebbe non essere lui il commissario tecnico.
Qualche cambio, anche obbligato, ma nessuna rivoluzione contro gli inglese, perche’ nonostante la sconfitta dell’esordio contro l’Argentina, Di Biagio resta convinto: “La strada intrapresa e’ quella giusta”.
Questa sera a Wembley, davanti a piu’ di 80mila spettatori, potrebbe essere la sua ultima panchina azzurra, in attesa che a fine maggio la Federcalcio sveli a chi affidere la nazionale. Ma il ct ad interim non sembra curarsene alla vigilia della sfida con i Tre Leoni. “Ho sentito Costacurta e al momento il problema non mi riguarda”, conferma Di Biagio che anticipa “quattro o cinque cambi”, tra i quali Gianluigi Donnarumma dal primo minuto. “Qualcosa cambiero’, è inevitabile, ma non ho ancora scelto la formazione. Occorre considerare anche il momento della stagione e alcuni acciacchi. I ragazzi hanno lavorato molto, ma serve tempo”.
Ma più che sugli interpreti, il ct preferisce soffermarsi sull’analisi della sconfitta contro l’Argentina. Una prestazione che non solo difende ma anzi promuove in particolare per il pressing nella metà campo avversaria.
“Dobbiamo migliorare rispetto alla sfida contro l’Argentina e l’ho detto ai ragazzi – le parole di Di Biagio -. Ma abbiamo fatto anche un buonissimo secondo tempo, durante il quale abbiamo creato tanto, anche palle gol clamorose. Se la partita fosse finita 0-0 sarei stato dispiaciuto ed invece alla fine abbiamo perso. Sono contento della reazione avuta nella ripresa”. Se contro i “vice-campioni del mondo”, l’Italia non ha sfigurato (“Abbiamo fatto qualcosa di buono, mi dispiace aver letto sui giornali che abbiamo fatto zero tiri in porta, non e’ vero”), Di Biagio cerca conferme anche a Londra, dove l’Italia non perde da oltre 40 anni (ultima sconfitta nel 1977 da allora due vittorie e un pareggio). “L’Inghilterra ha diversi giocatori di livello internazionale, a centrocampo e in attacco. Non dovremo concentrarci su uno in particolare, ma limitare il loro modo di giocare. Hanno giocatori che ci possono fare male”.
Al fianco del Ct, Leonardo Bonucci che domani indosserà la fascia di capitano per l’assenza di Gianluigi Buffon. E da leader e senatore dello spogliatoio il difensore rossonero non si è sottratto alle domande sul suo compagno di squadra Donnarumma. “Gigio non deve pensare a sostituire Buffon, ma solo a crescere – il consiglio di Bonucci -. Deve stare tranquillo, ha grandi margini di crescita, e con l’esperienza diventerà uno dei migliori al mondo”.
Ed è proprio l’esperienza, il principale deficit che sembra scontare questa nazionale. “Questa squadra ha bisogno di crescere molto in termini di esperienza, visto che molti giovani hanno poche occasioni di maturare nei loro club. Pellegrini mi ha fatto sorridere quando mi ha detto che e’ stufo di vedere vincere sempre gli altri: e’ lo spirito giusto”, le parole di Bonucci.
Il fascino di Wembley
Come detto si giocherà in uno stadio mitico, Wembley, che anche nella sua versione moderna non ha perso il fascino e l’importanza. Da sempre teatro di grandi eventi calcistici e di grandi concerti rock (si ricordano il Live Aid e gli show dei Queen nel vecchio stadio e il mastodontico The Wall Tour nel nuovo), lo stadio inglese ha sempre esaltato i colori azzurri con grandi imprese sia della nazionale sia delle nostre squadre di club. Quale migliore occasione per un sussulto di dignità per un gruppo che ha fallito non centrando la qualificazione per i Campionati del Mondo di Russia. Chi sarà il nuovo leone di Wembley?
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