È stato approvato dal Senato con 122 voti favorevoli, 11 contrari e 6 astenuti la norma ribattezzata “salva-direttori” inserita nel ddl Diffamazione dal relatore Berselli.
La norma prevede il carcere solo per il giornalista accusato di diffamazione, ma non per il direttore del giornale che pubblica l’articolo incriminato. Per il direttore resta una sanzione pecuniaria che va dai 5 ai 50 mila euro, e diventa più bassa nel caso in cui l’autore sia ignoto.
Hanno votato a favore Pdl, Lega e Coesione Nazionale. Il Pd ha detto no ma con molti assenti, insieme ad Udc ed Idv. Rutelli vota si proponendo di inserire nelle redazioni un registro per l’identificazione degli autori anonimi, la proposta non passa.
Dall’altro lato si parla di un provvedimento discriminatorio, Achille Serra dell’Udc ricorda che in un furto palo e ladro hanno la stessa pena.
Intanto Franco Siddi, segretario della Federazione della stampa, lancia per lunedì 26 novembre lo sciopero generale dei giornalisti di quotidiani, televisioni, agenzie di stampa, periodici, testate web, free lance, uffici stampa “contro il provvedimento sulla diffamazione in discussione al Senato che limita gravemente l’autonomia dell’informazione”.
di Redazione
foto: alessandrianews.it
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