E’ stato arrestato nei giorni scorsi in Colombia, Roberto Pannunzi, boss dell’ndrangheta e considerato dalla polizia sudamericana il “Pablo Escobar italiano”. E’ già stato estradato in Italia.
Pannunzi, protagonista già di due fughe, era l’uomo più ricercato del paese, come è stato sottolineato via Twitter dal nostro ministero della Difesa. Il boss al momento dell’arresto era in un centro commerciale e possedeva una carta d’identità venezuelana a nome di Silvano Martino.
La polizia colombiana ha scoperto che Pannunzi sarebbe il responsabile di una nuova, florida e pericolosa, rotta del narcotraffico sull’asse Colombia – Italia, con la polvere bianca che passava prima in Centroamerica e in Ecuador, facendo una sosta in Spagna, per arrivare poi nei porti della nostra penisola.
Pannunzi, originario di Siderno e conosciuto anche come “principe del narcotraffico”, aveva compiuto già due fughe clamorose: la prima volta scappando da una clinica in cui era ricoverato, la seconda riuscendo a corrompere degli agenti colombiani, che lo avevano appena ammanettato, offrendo loro un milione di euro.
di Francesco Curreri
foto: Msn
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