Il team della dottoressa Mihri Ozkan, del Dipartimento di Ingegneria Elettrica dell’ UC-Riverside (California) nel campo delle nanotecnologie e delle sue applicazioni nel campo dell’elettronica e bioingegneria, si è aggiudicato il primo premio della Reshape15 “Wearable Technology Competition”, un prestigioso concorso sulle tecnologie indossabili.
La squadra è composta dal marito della dottoressa, Cengiz Ozkan, professore d’ingegneria elettrica e due studenti Daisy Patino e Hamed Bay. Il design dell’indossabile è stato invece messo a punto da Pinar Guvenc, Inanc Eray e Gonzalo Carabo, della società internazionale di Architettura e Design Eray Carbajo, con sede a New York e Istanbul. A loro si deve l’idea di adattare il materiale ipertecnologico in un indumento.
IL BIKINI-SPUGNA
A vincere è stato Sponge Suite, un costume ecologico a base di carbonio, ultraleggero e flessibile, in grado di desalinizzare l’acqua ed assorbire gli agenti inquinanti presenti, incluso petrolio e sostanze chimiche di varia natura. Il costume è ovviamente idrorepellente, molto poroso e può assimilare ogni altro elemento fino a 25 volte il suo peso, a seconda della densità del materiale assorbito.
E’ costituito da un telaio di rete plastica flessibile stampata in 3D, denominata elastomero, che si adatta perfettamente al corpo e da un inserto (una sorta di imbottitura da applicare all’interno) che consente l’operazione di pulizia, impedendo alle sostanze tossiche di venire a contatto con la pelle di chi lo indossa.
Il bikini pesa 54 grammi, ha una superficie di 250 centimetri quadrati e uno spessore di 2 mm. L’inserto Sponge, ottenuto con saccarosio riscaldato, può essere riutilizzato fino a 20 volte senza perdere la sua capacità di assorbimento. Il materiale infatti rilascia gli agenti inquinanti che assorbe, solo se viene scaldato a temperature superiori a 1.000 gradi Celsius. I ricercatori stavano lavorando sull’invenzione già da 4 anni.
COME FUNZIONA?
Il funzionamento è semplice: basta nuotare o anche semplicemente rilassarsi tra le onde per catturare gli agenti inquinanti. Mihri Ozkan ha detto “Questo è un materiale eccellente, non è dannoso per l’ambiente, molto redditizio per la produzione”.
COSTI
Come accennato, uno dei principali ingredienti del costume è il saccarosio, uno zucchero, che secondo le stime, fisserebbe il prezzo del nuovo materiale a circa 15 centesimi di dollaro per grammo. Si tratta pertanto di un oggetto altamente tecnologico ma anche abbastanza economico: binomio perfetto per consentire a chi lo indossa di contribuire alla pulizia dei mari, godendosi allo stesso tempo una piacevole nuotata.
di Simona Mazza
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