Alla notizia delle dimissioni di Fabio Capello da commissario tecnico della nazionale, i due maggiori quotidiani inglesi, The Sun e Mirror, hanno salutato l’allenatore italiano con lo stesso titolo dal sapore di presa in giro: “Arryvederci”, assonanza con il nome del prossimo, possibile allenatore, Harry Redknapp.
Il tecnico non ha dichiarato i motivi di questa decisione ma sembra plausibile che siano stati i giocatori e soprattutto la Federazione inglese a spingerlo a questa scelta.
Da Rooney a Rio Ferdinand le parole sono sempre le stesse: “Grazie di tutto mister, ma ora vogliamo un allenatore britannico”. Capello è stato accusato di non aver mai imparato veramente l’inglese, cosa che ha pregiudicato il rendimento in campo dei giocatori poiché il “lost in translation” non ha mai veramente permesso di assimilare l’idea di calcio dell’allenatore italiano.
La Federazione inglese invece non gli ha mai perdonato la prematura uscita al mondiale sud africano del 2010 e soprattutto non ha mai accettato la decisione di difendere l’ex capitano della nazionale John Terry, accusato prima (non a torto) di avere una relazione con la moglie del suo compagno di squadra Bridge e poi di insulti razzisti verso Anton Ferdinand del Qpr.
Tra i più papabili successori di Don Fabio in prima posizione troviamo Harry Redknapp, attuale allenatore del Tottenham. Assolto dalle accuse di evasione fiscale, l’allenatore degli Spurs potrebbe allenare la nazionale part time oppure accettare l’incarico alla fine di questo campionato. La Federazione inglese quindi sceglie un allenatore che vanta nel suo palmares una Coppa d’Inghilterra contro uno che ha vinto 16 trofei e che in quattro anni ha portato la nazionale a vincere il 67% delle 42 partite che ha allenato, quando il migliore dei suoi predecessori sulla panchina dell’Inghilterra ha una percentuale del 60. Davvero una “buona choice”, se i tabloid mi passano il termine.
Matteo Testa
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