Il giudice affidato al caso Assange ha accettato la cauzione di 200mila sterline per liberare il giornalista. Ancora non è stabilito quando ci sarà l’uscita del fondatore di Wikileaks, ma sicuramente dovrà essere sottoposto a misure limitative; d’altronde il suo avvocato, Jennifer Robertson, aveva già dichiarato che il suo assistito era favorevole a portare il braccialetto elettronico, a restrizioni di viaggi e agli arresti domiciliari a casa di Vaughan Smith, fondatore del club di giornalismo Frontline Club, di cui Assange faceva parte. Oltre a queste misure, il giudice ha ritenuto opportuno aggiungerne altre: ogni giorno Assange dovrà presentarsi alla polizia per dimostrare che non ha lasciato il paese, gli è stato ritirato il passaporto ed è obbligato a rientrare prima del tramonto. Ad assisterlo, in aula, un gruppo di celebrità suoi sostenitori, i quali hanno commentato che le accuse sono deboli, ma dietro c’è una forte ostilità politica.
di Redazione
Foto: rainews24.rai.it
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