Con ardore e con un capitano coraggioso che siede sulla panchina, hanno annullato la zavorra della sanzione e lasciato in un batter d’occhio l’ultimo posto della classifica. Anzi a dirla tutta, sarebbero sorprendentemente i primi della classe senza la penalizzazione, con 10 punti in quattro giornate. E’ una Atalanta tosta e organizzata, che unisce tempra e fantasia quella che si sbarazza con un gol per tempo di un Novara reduce dalla bella vittoria sull’Inter nel turno infrasettimanale.
E mentre a Bergamo si godono questo momento magico, anche Milan ed Inter tornano alla vittoria dopo i disastri delle ultime giornate. I nerazzurri del dopo Gasperini, con Ranieri nuovo timoniere, passano compatti a Bologna con un convincente 3 a 1; i campioni d’Italia rifilano la quarta, preoccupante, sconfitta al Cesena di Giampaolo e Mutu.
Una Juventus poco concentrata riesce a strappare un punto al Catania che dopo il vantaggio di Bergessio potrebbe infierire in tre o quattro occasioni, ma Krasic e una mezza papera di Andujar, evitano la sconfitta ai bianconeri ancora poco attenti in difesa.
Luci accese solo per la Fiorentina sabato sera al San Paolo. Un Napoli nervoso e con la testa all’impegno Champions rischia di prenderle anche dai viola dopo il brusco stop di mercoledì contro il Chievo. Quel Chievo, che continua a macinare punti e chilometri sotto le mani sapienti di Di Carlo che si sta togliendo un po’ di sassi dalle scarpe dopo le amare vicissitudini dello scorso anno in casa Doriana. Contro un avversario molto difficile come il Genoa, riesce a cogliere la seconda vittoria del campionato e salire a sette punti in classifica.
Guidolin si dice soddisfatto dopo aver conquistato un punto contro l’organizzazione del Cagliari e di aver conservato il primo posto in condivisione con la Juventus.
Anche sulla panchina del Siena Giuseppe Sannino continua a far vedere quanto di buono aveva già fatto in quel di Varese, guidando i bianconeri ad una splendida vittoria contro un Lecce in ritardo.
All’Olimpico di Roma, la Lazio mostra i soliti difetti: prima non prenderle. Non va oltre il pareggio contro un Palermo molto stretto nelle due linee mediana e difensiva e Reja commette gli stessi errori dello scorso anno. Attaccanti distanti mediamente 50 metri dall’area avversaria che arrivano con il fiatone in zona tiro, centrocampisti con lo stesso passo dall’inizio alla fine e nessuno che sappia saltare l’avversario. Zarate, come prima di lui Lavezzi, ha dovuto pagare un prezzo troppo alto per il suo talento cristallino.
Nel posticipo serale di Parma la Roma coglie la prima vittoria stagionale. Dopo un primo tempo brutto, i giallorossi riescono ad andare in vantaggio con Osvaldo nella ripresa, ritrovando anche geometrie ed un buon gioco. Il Parma, invece, fa pochino e non sfrutta un chiara occasione da rete con Biabiany rimanendo a bocca asciutta.
maXVert
foto: tuttocalciatori.net
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