Attacchi aerei continuano in Libia. Gheddafi: “Io resto qui!”

I raid aerei proseguono sulla Libia e ieri il vice maresciallo Greg Bagwell, comandante delle operazioni aeree britanniche sulla Libia, ha annunciato che non esiste più l’aviazione di Gheddafi. Sono iniziate anche le azioni contro le forze di terra del colonnello, a cominciare dalla trentaduesima brigata, comandata dal figlio di Gheddafi, Khamis. Le città più colpite sono quelle più importanti e dove si sospetta che si sia rifugiato Gheddafi. Tripoli è una di queste: da giorni è stata bersaglio di missili di tutti i tipi e anche ieri sera le truppe europee non si sono risparmiate; la città è stata bombardata da missili cruise, specialmente le zone di Tatura e Ba bel Aziza, prendendo di mira la caserma dove si sospetta che ci sia Gheddafi. A Misurata due raid hanno affrontato le forze del colonnello, ma il caos dilaga: attorno all’ospedale principale gruppi di cecchini hanno i fucili puntati sugli ingressi e sparano a chiunque entri o esca; fino ad ora già 4 civili hanno perso la vita, comunica un medico dell’ospedale. Alcuni militari di Gheddafi sono stati catturati e trovati in possesso di maschere anti gas e questo fa crescere il timore che stiano pensando di utilizzare armi proibite.  A Zitan sono, invece, le truppe di Gheddafi a bombardare la città in mano ai ribelli. Ma il colonnello non sembra essere turbato da tutte queste bombe che piovono sulla città e ieri ha rilasciato una dichiarazione alla televisione locale: “Alla fine vinceremo noi. Queste bombe mi fanno ridere” ed ha aggiunto “La Libia è pronta alla battaglia, breve o lunga che sia. Abbiamo una forte difesa antiaerea. Il mio popolo è la mia difesa. Questa è un’aggressione ingiusta e loro finiranno nell’immondizia della storia”. Il colonnello conclude con una promessa, o minaccia a seconda di come la si vuole interpretare: “Questa è la mia casa. Io resto qui, resto qui, resto qui”.

di Redazione

Foto: magianum.splinder.com

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