Attacco a Ratzinger. Accuse e scandali, profezie e complotti contro Benedetto XVI (Edizioni Piemme, pp. 322 – euro 18) è il mio nuovo libro, in vendita nelle librerie italiane dal 25 agosto scorso.
È una lunga inchiesta che racconta dietro le quinte alcuni momenti dei primi cinque anni di pontificato di Papa Ratzinger. L’ho scritta assieme a Paolo Rodari, vaticanista del Foglio. Più di 300 pagine di documenti e testimonianze inedite che svelano i retroscena delle crisi e degli attacchi mediatici che hanno caratterizzato il papato di Benedetto XVI. Il libro è nato sull’onda degli ultimi scandali che hanno coinvolto esponenti del clero. Il Papa è stato messo sul banco degli imputati così come è accaduto altre (troppe) volte negli ultimi cinque anni: le critiche e le polemiche suscitate dal discorso di Regensburg; il caso clamoroso delle dimissioni del neo-arcivescovo di Varsavia Wielgus a causa di una sua vecchia collaborazione con i servizi segreti del regime comunista polacco; le polemiche per la pubblicazione del Motu proprio Summorum Pontificum; il caso della revoca della scomunica ai vescovi lefebvriani, che ha coinciso con la trasmissione in video dell’intervista negazionista sulle camere a gas rilasciata a una Tv svedese da uno di loro; la crisi diplomatica per le parole papali sul preservativo durante il primo giorno del viaggio in Africa; il dilagare dello scandalo degli abusi sui minori, che non accenna ancora a placarsi. Di bufera in bufera, di polemica in polemica, l’effetto è stato quello di “anestetizzare” il messaggio di Benedetto XVI, schiacciandolo sul cliché del Papa retrogrado, depotenziandone la portata.
Andrea Tornielli
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