Da sempre il tema della sessualità è stato arginato, contenuto. La Chiesa ha contribuito, nei secoli, a inculcare nelle nostre menti il senso di colpa e vergogna (Adamo ed Eva ne sanno qualcosa). Inoltre, la società odierna, per quanto voglia mostrarsi di mentalità aperta, fa difficoltà a liberalizzare il concetto di “sesso”, figuriamoci quello di “masturbazione”.
La verità è che masturbarsi va bene, non è un atto perverso e non è un comportamento svilente nei confronti della coppia.
Come terapeuta (n.d.r. Martina Oliveri Orioles è psicologa, sessuologa e consulente di coppia) sento spesso dire frasi del tipo: «Mi tradisce guardando i porno», oppure: «Non gli/le piaccio più, l’ho beccato/a mentre si toccava lì sotto». Il fatto che un individuo tragga piacere da solo non significa che non apprezzi più il proprio partner. In realtà masturbarsi, oltre ad essere fisiologico, può essere considerato un valido tentativo di esplorare nuove situazioni sotto le lenzuola.
Quello che più colpisce è l’aver sentito poche donne ammettere di praticare autoerotismo. Quando chiedo loro “perché no”, le tre risposte più comuni sono:
È una cosa da uomini
«Masturbarsi è una cosa da uomini», tanto per andare a rimarcare che ci sono cose che noi individui di sesso femminile possiamo e non possiamo fare. È giunto il momento di allontanarci una volta per tutte dalla visione della donna angelica e casta del signor Alighieri: non siamo nella Divina Commedia e voi certamente non siete Beatrice!
Non sono lesbica
«Mica sono lesbica, che schifo», alludendo al fatto che, se non si è gay, non si può accedere alla cosiddetta “zona rossa”. La curiosità è tipica dell’uomo: così come ci si ispeziona un braccio non vedo che male ci sia nel guardarsi sotto la zip dei pantaloni.
Mi fa impressione
«Non mi piace toccarmi lì sotto, mi fa impressione», e fin qui tutto ok, se si è alle prime armi o semplicemente non si apprezza questa pratica. Non si è costretti a farlo. È importante sapere, però, che per raggiungere una buona maturità sessuale, sarebbe utile imparare a conoscersi, per capire cosa può e non può piacerci.
Perchè dovrei?
«Che senso ha?». Oltre quanto scritto sopra, la risposta è anche (e soprattutto) per avere il sacrosanto diritto di provare piacere come e quando ci va!
I benefici della masturbazione
Nel nostro cervello, dopo esserci masturbati/e, vengono rilasciati gli “ormoni del benessere”. La dopamina e l’ossitocina producono nel nostro organismo una sensazione di appagamento, mentre le endorfine agiscono come analgesico naturale, permettendo di innalzare la soglia del dolore. Questa modulazione neurochimica porta, conseguentemente, ad alcuni vantaggi: favorisce il sonno, la concentrazione, il rilassamento dei muscoli, la riduzione dello stress, un innalzamento dell’autostima e del tono dell’umore, oltre al rafforzamento delle difese immunitarie.
Per quanto riguarda gli uomini over 50, è addirittura consigliabile praticare la masturbazione a fine preventivo: studi recenti hanno dimostrato che eiaculare con una certa frequenza può ridurre il rischio di tumore alla prostata. Ciò avverrebbe grazie al rilascio di alcuni ormoni, come l’ossitocina e i DHEA, aventi un ruolo protettivo.
Quindi dimentichiamo i sensi di colpa, la vergogna ed un inutile pudore: darsi piacere non è un peccato, non fa diventare ciechi e, addirittura, può far bene alla salute.
*Psicologa, sessuologa e consulente di coppia
Bibliografia
Argiolas A, et al. (2003), The neurophysiology of sexual cycle
Jennifer R. Rider, et. al. (2016), Ejaculation Frequency and Risk of Prostate Cancer: Updated
Results with an Additional Decade of Follow-up
Regnerus, M., Price, J. & Gordon, D. (2017), Masturbation and Partnered Sex: Substitutes or
Complements?
Foto di thank you for 💙 da Pixabay
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