Il 24 ottobre 1965, i Beatles poco più che ventenni, diventano baronetti e si inchinano alla Regina Elisabetta. “Ci hanno fatto persino baronetti. Probabilmente una delle più grandi pagliacciate che questo Paese abbia mai visto: ma questa è sovversione, questa è rivoluzione”.
John Lennon nell’intervista del dicembre del 1968 fatta da due studenti della Keele University allora ventenni, commentava così quello che era accaduto tre anni prima.
Il solito misto di ironia, sarcasmo ed insofferenza per chi voleva a tutti i costi dare alla musica dei Beatles una connotazione ‘politica’: rivoluzionaria. Lennon soprattutto fu sempre insofferente all’applicazione di “etichette”. Il 24 ottobre del 1965 i Beatles avevano ricevuto infatti una delle più importanti onoreficenze del loro paese.
Era stato l’allora primo ministro Harold Wilson a candidarli e la notizia scatenò le ire di molti, questo gesto fu considerato uno scandalo ed una vera follia per l’epoca, tanto che molti membri del “Most Excellent Order of the British Empire” restituirono il titolo. Ad alimentare lo ‘scandalo’ però fu qualcos’altro. Durante la conferenza stampa che seguì la cerimonia, Lennon confessò – tra le risate e l’imbarazzo di tutti – di aver fumato uno spinello nel bagno di Buckingham Palace.
I Beatles non erano soltanto una moda, un rompere schemi precedentemente rigidi e “sicuri”, erano davvero un grandissimo orgoglio nazionale. Hanno segnato un’epoca, dando scandalo, attraversando storia, polica, gusti e costume, rivoluzionando accordi e testi. Per non parlare dei capelli, la cui lunghezza era avversa in più di una famiglia. Ricordiamo anche che nel Nel 1969 Lennon decise di restituire il prestigioso attestato come segno di protesta per il sostegno dato dalla Gran Bretagna agli Stati Uniti per la guerra in Vietnam. Accadde ieri, oggi come ieri, ieri come oggi.
di Alessandra Paparelli
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