Alla vigilia della sentenza della Corte di Cassazione sul processo Mediaset, Berlusconi ha declamato “Non farò l’esule come Craxi, né accetterò di essere affidato ai servizi sociali, come un criminale che deve essere rieducato. Ho quasi 78 anni e avrei diritto ai domiciliari, ma se mi condannano, se si assumono questa responsabilità, andrò in carcere”.
Berlusconi, imputato per frode fiscale, era stato condannato a 4 anni in primo grado e la sentenza era stata confermata dalla Corte d’Appello di Milano.
A dire il vero, Berlusconi non ha la facoltà di scegliere come scontare la pena, anche perchè i reati per il quale è imputato sono precedenti al 2006 e quindi coperti da indulto già finito nelle sentenze di primo grado e di appello.
Secondo la norma vigente dal 2006 infatti ai 4 anni, bisogna toglierne 3 grazie all’indulto e siccome non si va in galera con una pena di un anno, il Cavaliere non rischia gli arresti, ma solo l’interdizione dai pubblici uffici.
L’unica possibilità di finire dietro le sbarre potrebbe derivare dall’esito del processo Ruby in Cassazione.
In realtà si tratterebbe di un’interpretazione sommaria di Maurizio Belpietro, direttore di Libero e la notizia è stata smentita da Palazzo Grazioli con una nota in cui si legge tra l’altro “ancora una volta, alcuni quotidiani riportano tra virgolette frasi e giudizi attribuiti al Presidente Berlusconi che non sono mai stati pensati né pronunciati”.
di Simona Mazza
foto: rai.it
Scrivi