Bersani dice «no» alla patrimoniale

ELEZIONI: BERSANI, PRENDO UN IMPEGNO A VINCERESarà perché la campagna elettorale è ufficialmente iniziata, sta di fatto che Bersani, nel corso di un’intervista a Radio24, ricusa in via definitiva le voci che lo davano per fautore di una tassa patrimoniale – «esiste già, ed è quella sugli immobili, si chiama IMU».

L’intenzione del segretario del Partito Democratico rimane quella di puntare su un prelievo fiscale improntato a canoni di progressività, un meccanismo che consenta di alleggerire le posizioni più deboli , tagliando il carico fiscale che pesa sulla prima casa e aumentando via via la pressione sulle altre abitazioni possedute. Non è previsto quindi un intervento in ordine ai grandi patrimoni finanziari; quello che interessa da vicino il leader democrat è il progetto di un “Maastricht della fedeltà fiscale”: puntare sulla tracciabilità per combattere l’evasione. «Non voglio fare Robespierre o Saint-Just», la verità è che solo attraverso questo tipo di operazione l’Italia sarà presentabile e credibile agli occhi dell’Europa.

La priorità sarà quella di smuovere l’economia per far riprendere i consumi – attualmente debilitati a causa della morsa fiscale che li riduce in valore assoluto e in termini di marginalità – giacché «con Berlusconi la pressione fiscale è aumentata di quattro punti e ora è pesantissima».

di Andrea Capati

foto: gazzettino.it

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