La Piazza “grande”, il cuore di Bologna
Qualcuno sostiene che il brano “Piazza Grande” di Lucio Dalla non si riferisca a Piazza Maggiore, bensì a piazza Cavour, dove l’indimenticato cantautore ha abitato da giovane. Resta il fatto che i bolognesi continuano ad identificarla come ‘Piazza Grande’. È il centro della vita bolognese fin dai tempi in cui la città si chiamava Bononia, una delle principali colonie romane sulla via Emilia, strada che passa ancora a pochi metri dall’attuale piazza. Di questo complesso luogo “magico” fa parte anche l’adiacente Piazza del Nettuno, realizzata nel 1564 proprio come accesso scenografico alla elegante arena. Qui si trova la celebre fontana del Nettuno realizzata dal Giambologna, divenuta con gli anni il simbolo universale della città emiliana nel mondo.
Davanti alla fontana, ad est della Piazza, c’è il Palazzo di Re Enzo, con la caratteristica merlatura a capo gigliato. L’edificio è così chiamato perché vi fu rinchiuso fino alla morte Enzo, il figlio di Federico II. Nel sottopassaggio tra la Piazza del Nettuno e Via Indipendenza – realizzato grazie ad una recente opera di riqualificazione del patrimonio artistico – sono stati resi visibili alcuni tratti originali delle vie romane, e un notevole frammento di mosaico rinvenuto in una domus poco distante.
Sulla piazza vera e propria si affacciano i principali monumenti della città: la Basilica di San Petronio, il Palazzo del Podestà, il Palazzo Comunale ed il Palazzo dei Notai. Il lato orientale è delimitato dal Palazzo dei Banchi, eretto su disegno del Vignola; sotto il suo portico si trovavano le botteghe dei banchieri che, nel periodo medievale, erano conosciuti in tutta Europa. Dal perimetro di Piazza Grande partono a raggiera le principali strade del centro storico, caratterizzate dai famosi portici che consentono il riparo dal caldo estivo o dalle intemperie invernali.
I simboli di Bologna: le torri, la piazza e i suoi portici
I portici di Bologna rappresentano un importante patrimonio architettonico e culturale per la città . Insieme alle famose torri ne costituiscono il vero simbolo. Bologna è la città che ha più portici al mondo: nel solo centro storico i porticati bolognesi arrivano a misurare oltre 38 chilometri di lunghezza. La rilevanza artistica e culturale dei portici bolognesi ha indotto le autorità a candidarli come “patrimonio dell’umanità” dell’UNESCO.
Sul lato ovest del “quadrato” della piazza c’è la complessa costruzione chiamata il “Pavaglione”; i suoi i portici sono un punto di riunione per il Bolognesi. È composto da due costruzioni progettate da Terribilia: il Palazzo dell’Ospedale della Morte del XVI secolo e il Palazzo dell’Archiginnasio, costruito tra il 1562 e il 1563. Il primo è la sede del Museo Civico Archeologico e del Museo Civico Medievale e del Risorgimento, mentre il Palazzo il secondo è la sede del Biblioteca Comunale, con i relativi 700.000 libri e manoscritti rari. È la biblioteca pubblica più importante in Italia, prima sede dell’università di Bologna nel sedicesimo secolo.
Proprio Piazza Maggiore ha dato l’ultimo saluto al grande Lucio Dalla: migliaia di persone hanno assistito attraverso i maxi-schermi al rito funebre celebrato nella Basilica di San Petronio il 4 marzo del 2012, nel giorno del 69° compleanno dell’artista.
Piazza Grande, di Sergio Bardotti, Lucio Dalla, Gianfranco Baldazzi, Rosalino Cellamare, interprete Lucio Dalla, 1972, Universal Music Publishing Ricordi Srl
Scrivi