Altrettanto inevitabile il riferimento all’Europa e in particolare alle elezioni del prossimo maggio per il rinnovo del parlamento europeo “uno dei più grandi esercizi democratici al mondo: più di 400 milioni di cittadini europei si recheranno alle urne. Mi auguro che la campagna elettorale si svolga con serenità e sia l’occasione di un serio confronto sul futuro dell’Europa. La dimensione europea è quella in cui l’Italia ha scelto di investire e di giocare il proprio futuro; e al suo interno dobbiamo essere voce autorevole”. Fin qui in estrema sintesi le parole del Capo dello Stato.
La cancelliera tedesca Angela Merkel ha inizialmente ricordato la sua decisione che allorquando il suo mandato nell’attuale legislatura sarà terminato non si ricandiderà e non assumerà nuovi incarichi pubblici. La cancelliera ha sottolineato che la democrazia vive di cambiamento ma anche di collaborazione e di unione in campo internazionale. Ha sottolineato l’importanza delle sfide globali rappresentate dai cambiamenti climatici, dal terrorismo internazionale e dalla migrazione. “Nel nostro interesse vogliamo risolvere questi problemi e possiamo farlo nel modo migliore se teniamo conto anche degli interessi degli altri. Questo è l’insegnamento delle due guerre mondiali del secolo scorso. Ma questa convinzione non viene più condivisa da tutti” ha detto la cancelliera. Angela Merkel ha rimarcato la necessità di assumersi maggiori responsabilità in un momento in cui le certezze della cooperazione vacillano. Ha affermato che la Germania dal primo gennaio sarà membro del Consiglio di sicurezza dell’Onu, dove lavorerà in nome di soluzioni globali. “Aumenteremo i nostri mezzi per l’aiuto umanitario e per migliorare la difesa. Vogliamo creare un’Ue più forte e decisa. Nonostante l’uscita della Gran Bretagna dall’Ue vogliamo continuare ad avere una stretta partnership con gli inglesi. In maggio con la vostra partecipazione alle elezioni europee potrete contribuite a far sì che l’Ue possa essere anche in futuro un progetto di pace, sicurezza e benessere”. Fin qui, in estrema sintesi, il discorso della Merkel.
Il 2019 sarà l’anno dell’Europa. Le prossime elezioni di maggio cambieranno gli assetti politici delle istituzioni del vecchio continente e i nuovi assetti potrebbero portare a un indebolimento del sogno europeo. Forse persino ad una progressiva disgregazione dell’Unione. Nel resto del mondo le grandi potenze come gli Stati Uniti, la Russia e la Cina non sembrano essere interessate ad avere una Ue forte e stabile, anzi. Il destino dell’Unione è nelle mani dei suoi cittadini e di noi italiani in particolare. L’augurio è che gli elettori europei comprendano il messaggio contenuto nelle parole dei politici che li rappresentano e sappiano distinguere e scegliere.
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