Avrebbe compiuto 70 anni Janis Joplin in questi giorni, eppure non è arrivata neppure ai 28, come pochi giorni prima Jimi Hendrix, e come dopo di lei altri grandi del rock come Jim Morrison, Kurt Cobain fino alla recente scomparsa di Amy Winehouse. La chiamano nel rock la maledizione dei 27 anni.
Non era mai stata una persona semplice: a 17 anni, goffa e bruttina, piena per questo di complessi, decide di lanciarsi nella musica per seguire le orme dei suoi miti: Odetta, Leadbelly e Bessie Smith. Fugge così di casa iniziando a cantare in vari club country di Houdson e trasferendosi poi a San Francisco dove conosce i Big Brother and the Holding Company con i quali inizia la sua carriera e la sua ascesa, e con i quali partecipa al festival Pop di Monterey.
Sono seguiti diversi successi ed alcuni album da solista, indimenticabile la sua partecipazione al festival di Woodstock. È stata la prima cantante bianca a fondere rock e blues con la sua voce graffiante, con la sua forza interpretativa, è stata una delle poche cantanti rock dell’universo femminile all’epoca, a dispetto del suo aspetto è stata anche un sex symbol, è stata una donna che rifiutava gli schemi, per questo venne anche arrestata ad esempio nel 1969 dopo un concerto in Florida per linguaggio volgare e osceno sul palco. Eppure non ha mai conosciuto il grande successo, e di lei abbiamo solo quattro album ufficiali, di cui l’ultimo e probabilmente il più famoso, postumo: Pearl, dal nome con cui la chiamavano gli amici e che contiene la sua canzone più famosa: “Me and Bobby McGee”.
Probabilmente avremmo maggiori testimonianze se la sua vita non fosse stata devastata dall’abuso di droghe e alcol che spesso le valsero problemi con le band con le quali suonava. Fu un’overdose di eroina in un motel di Holliwood a segnarne la fine. Le sue ceneri sono state sparse nell’oceano e il suo nome campeggia sulla Rock and Roll Hall of Fame.
Da tempo si pensa ad un biopic a lei dedicato e dal 2010 sembra che sia in lavorazione ‘Get it while you can’ con Amy Adams nel ruolo della protagonista.
di Claudia Durantini
foto: ondarock.it
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