Questo mese di settembre è comparso nelle edicole e librerie dei nostri paesi dell’Alto Lago un volumetto dal titolo Caccia al quadro, Germasino in sette piccoli racconti.
E’ l’ultima fatica di Angela Borelli, instancabile topo d’archivio che cerca di mantenere viva la tradizione delle nostre piccole realtà attraverso brevi e documentati scritti.
E’ intento dell’autrice riportare alla memoria i sette oggetti sacri trafugati – cinque quadri, dei putti alati e un angelo ceroferario – dalla chiesa parrocchiale nel settembre del 1982 a quanti li videro e possono ricordarli, farli conoscere alle generazione che son venute dopo e divulgare la notizia e le immagini per poterli ritrovare
Nella sua prefazione scrive: ” …qualcuno potrebbe dirmi: – certo, ma non erano grandi opere d’arte! Ebbene, che importa? Erano belli; qualcuno li aveva donati alla comunità, frutto di grandi sacrifici e tanta fede, dunque ci appartengono. In un primo momento intendevo semplicemente pubblicare le foto degli oggetti rubati, poi ho pensato che, per fissarli nella memoria, bisognava inventare delle storie che ce li ricordassero”.
Anche adesso che il paese di Germasino non compare più come tale perché inglobato in una realtà più grande, la Borelli non demorde e tramanda piccole storie nell’idioma a lei più caro, intercalato tra le righe, narrando di giovani Germanesi emigranti, di spose radiose, di santi che intervengono nelle difficoltà della vita.
R.F.T.
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