Il lungo week-end calcistico si è concluso ieri con il classico Monday Night della Premier League tra Arsenal e WBA con la vittoria all’inglese (2 a 0) dei Gunners che si rilanciano in classifica.
Oltremanica continuano a dominare le due squadre di Manchester, così diverse ma entrambe, al momento, vincenti: con lo spettacolo il City con il pragmatismo lo United, preoccupato in queste ore dalle condizioni fisiche di Paul Pogba. Tiene il passo il Chelsea di Antonio Conte dilagante sul campo dello Stoke City per 4 a 0 grazie ad una tripletta di Alvaro Morata sempre più a suo agio nel campionato inglese.
Rialza la testa, seppur con fatica, il Real Madrid che torna alla vittoria (2 a 1) sul campo dell’Alaves grazie Ceballos autore della rete decisiva contro la squadra appena affidata al tecnico italiano Gianni De Biasi. Anche il Barcellona vince, grazie a due autoreti, in trasferta: nella vittoria per 3 a 0 contro il Girona in ombra Leo Messi, è bastata la vena di Luis Suarez. Dietro i catalani l’altra squadra di Madrid, l’Atletico di Simeone, avversario della Roma in Champions.
E proprio la Roma, nella serie A, risale posizioni grazie alla terza vittoria consecutiva contro una Udinese mai in partita. Tutto facile per i giallorossi che agganciano il Milan in classifica ma con ancora una gara da recuperare. Rimane tutto inalterato in vetta con le vittorie di Juventus (derby con il Toro dominato), Napoli e Inter che a fatica batte un indomito Genoa.
Le grandi sorprese del week-end vengono da Germania e Francia. In Bundesliga il Bayern di Carlo Ancelotti non riesce a decollare e impatta in casa per 2 a 2 contro il Wolsburg. Al comando del campionato il Borussia Dortmund, ancora una volta vincente di goleada. Primo punto per il Colonia.
In Francia primo stop stagionale per la corazzata Paris Saint-Germain fermato sullo 0 a 0 dal Montpellier dopo 6 vittorie consecutive. E lo spogliatoio è già una polveriera. Bene gli italiani di Francia: il Nantes di Claudio Ranieri continua a vincere e Balotelli a ben figurare nel Nizza fermato da un ingiusto pareggio casalingo per 2 a 2 dall’Angers.
Top – La Juve mata il Toro
Una prova di forza chiara e netta per far capire agli avversari che la favorita per la Serie A è ancora la Vecchia Signora. Il Torino arrivava al derby carico di aspettative e con la voglia di sfatare quello che ormai è diventato un tabù. Forse la troppa tensione ha giocato un brutto scherzo alla squadra di Mihajlovic apparsa nervosa (vedi espulsione di Baselli) e troppo arrendevole sin dalle prime fasi di gioco. Molto del merito va ad Allegri e alla rosa ampia della Juventus: il tecnico toscano ha lasciato in panchina Higuain, sì per preservarlo per la Champions ma anche perché non in forma, schierando nell’ormai canonico 4-2-3-1 Mandzukic centravanti e Dybala alle sue spalle. La fantasia sugli esterni di Douglas Costa e Cuadrado ha fatto il resto: Toro mai in partita, il 4 a 0 finale ha rispecchiato i valori in campo. La Juve rimane la squadra da battere in Italia
Flop – PSG, lo spogliatoio è già una polveriera
Un rigore, il litigio per chi dovesse batterlo e lo spogliatoio, dopo il primo pareggio della stagione è già una polveriera. Al Paris Saint-Germain sono abituati a fare le cose in grande e anche piccole scaramucce tipiche di ogni squadra si trasformano in caos giganteschi. Colpa anche di un articolo che arriva dalla Spagna e ricostruisce tutti i veleni dello spogliatoio parigino. Almeno quelli che l’hanno contaminato con l’arrivo di Neymar. Il brasiliano si comporterebbe da diva, provocando tensioni anche per via della gerarchia dei rigori. Tanto che il club avrebbe proposto a Cavani di fare un passo indietro, trasformando in automatico il bonus da un milione prima legato al titolo di capocannoniere. Proposta rifiutata dal Matador. Tutto falso per il Psg alle prese però anche con i malumori dei sudamericani, non brasiliani. E non solo. In ogni caso, non è ancora chiaro chi tra Neymar e Cavani avrà la priorità dal dischetto. Anche oggi in conferenza stampa Emery non si è sbottonato e c’è chi già è alla finestra per cercare di accaparrarsi sul mercato uno dei campioni scontenti della squadra parigina.
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