Il cane ormai è diventato un “accessorio” irrinunciabile per tutti quelli “che contano”, da portare sempre con sé: a fare shopping, al bar, al cinema, al lavoro (dove possibile) e addirittura al centro benessere. Vi sono, infatti, alcune SPA che propongono pacchetti benessere da fare insieme al migliore amico dell’uomo: massaggi, fanghi, terme, etc. Vere e proprie strutture di lusso dove il nostro amico a quattro zampe sarà trattato in maniera eccezionale. La più famosa è la Pet SPA a West Hollywood, dove la cagnetta di Julia Roberts è cliente affezionato, che ha toelettatori specializzati per ogni razza. Anche l’Italia si è accodata a questa mania e decine sono i centri benessere per animali (cani in primis) con servizi a cinque stelle: pedicure, messa in piega, lezioni di yoga, bagno rilassante alle terme, sedute psicoanalitiche veterinarie, cuccia climatizzata, croccantino di benvenuto per animale, educazione, consulenze sul comportamento, fitness con palestra attrezzata e personal trainer, in alcune perfino sfilate di bellezza con l’elezione, alla fine, del più bello tra i partecipanti. Per non parlare, poi, di tutti i lussuosi oggetti che vengono loro comprati dai padroni: vestitini firmati , sciarpe e cappelli in puro cachemire, armadi personali con tanto di specchi, cucce extra large con cuscini in piuma d’oca, ciotole d’oro zecchino, gioielli di tutte le misure e qualcuno perfino un cameriere personale. Il trionfo del lusso per questi animali, ma chissà se i diretti interessati realmente amano tutte queste attenzioni o sono, per loro ( come per alcuni di noi), solo uno spreco di denaro? Sono forse più felici o più amati i cani che hanno tutto questo ben di Dio, rispetto a comuni cani “borghesi”? Non basterebbe loro avere semplicemente qualcuno che li ami e li coccoli? Ognuno può scegliere di spendere il proprio denaro come meglio crede, però ( e non è retorica)si potrebbe regalare qualche vestito in meno o fare qualche trattamento mancante per i nostri animali ed aiutare un essere umano che non comprerebbe un cuscino in piuma d’oca con quei soldi, ma una coperta in pile per scaldare i propri figli o cibo di seconda mano per nutrirli.
Rosa di Matteo
Foto: vanityfarm.myblog.it
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