Si trovano a Roma vestigia di una magnificenza e di uno sfacelo tali, che superano l’una e l’altro, la nostra immaginazione, diceva Goethe. Roma è la città degli echi, degli antichi fasti, delle nostalgie, ci si sente parte non solo di un passato ma di un destino.
Domani sera, lunedì 29 giugno, in occasione dei Santi Pietro e Paolo, patroni di Roma, uno storico spettacolo, una tradizione molto amata dai romani e non. La Girandola a Castel Sant’Angelo, come ogni 29 giugno si rinnova la tradizione di San Pietro e Paolo. Per la festa dei patroni di Roma, solito imperdibile e tradizionale appuntamento, ventidue minuti di grande spettacolo pirotecnico e giochi di luce sopra Castel Sant’Angeli; in occasione della festività di domani, verranno eseguiti per la prima volta musiche di Handel, Bach e Vivaldi.
Una piccola annotazione storica: i Santi Pietro e Paolo furono apostoli e personaggi diversi ma entrambi fondamentali per la storia della Chiesa del I secolo così come nella costruzione di quelle radici e fondamenta dalle quali si alimenta continuamente la fede cristiana. Pietro, nato in Galilea, divenne apostolo di Gesù dopo che lo chiamò presso il lago di Galilea e dopo aver assistito alla pesca miracolosa. Da sempre tra i discepoli più vicini a Gesù, fu costretto alla fuga a causa delle persecuzioni, dopo averlo rinnegato tre volte come questi aveva già predetto. Pietro ricevette da Gesù, come da tradizione cristiana, il mandato a fare da guida alla comunità dei discepoli. Morì tra il 64 e il 67 durante la persecuzione cristiana di Nerone. San Paolo ebbe un percorso di vita e di fede diverso; prima persecutore dei cristiani, poi folgorato sulla via tra Gerusalemme e Damasco, divenne sostenitore e baluardo dell’evangelizzazione dei popoli pagani nel Mediterraneo. Anche S. Paolo morì a Roma tra il 64 e il 67 D.C.
La Girandola, che tutti potremo ammirare domani sera, è ancora oggi un fuoco d’artificio, studiato nei disegni da Michelangelo e perfezionato dal Bernini; fu introdotta a Roma nel 1481 per celebrare il pontificio di Papa Sisto IV e successivamente fu utilizzata per celebrare le più importanti feste dell’anno. Per questo celebre evento la Città Eterna richiama spettatori e turisti da tutto il mondo ed è una grande tradizione romana. Il pubblico potrà ammirare il magnifico spettacolo da Lungotevere Tor di Nona, Ponte Vittorio Emanuele II, Ponte Principe Amedeo Savoia Aosta, Ponte Umberto I e Via Banco Spirito.
Ora rivede Roma, la città della storia visibile, dove il passato di un intero emisfero sembra avanzare in funerea processione con strane immagini ancestrali e trofei ammassati da antiche terre (George Eliot).
di Alessandra Paparelli
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