Oggi vi proponiamo una visita ad un vero gioiello medievale alle porte di Roma: il Borgo di Ceri.
Questo microscopico paese venne fondato nel 1200 su un precedente piccolo abitato risalente al VII secolo, rifugio degli abitanti della vicina Cerveteri che l’abbandonarono provvisoriamente perché in pericolo a causa delle incursione dei pirati che depredavano le coste del Tirreno e i suoi entroterra.
Scelsero questo sito perchè meglio difendibile in quanto era una collina naturale su un costone tufaceo davvero imprendibile.
La Storia
Una volta preso possesso del luogo vennero erette le mura merlate e poi fu costruito il castello che ora troneggia a difesa del borgo (foto copertina). Da dominio dei Normanni fu poi proprietà degli Anguillara, poi dei Borromeo, degli Odescalchi ed infine dei Torlonia che ne sono tutt’ora proprietari. Una stretta strada, accessibile alle auto, si snoda proprio sotto e dentro le sue mura, passando dalla porta medievale (foto sotto).
Un tuffo nel passato per chi decide di venire un pomeriggio in questa piccola perla architettonica, poiché nel silenzio profondo, si respira un’aria tranquilla e dolce, con i pochi abitanti seduti sulle sedie, davanti alle loro abitazioni, a rimirare i visitatori.
Sarà naturale quindi concedersi una visita ai tre negozi di artigiani locali presenti, al bar, e all’affaccio panoramico sulla vallata sottostante.
Obbligatorio entrare nella pregevole chiesa dedicata all’Immacolata Concezione di Maria (foto sopra). Venne costruita nel XI secolo per subire poi dei rimaneggiamenti nel 1700. Importanti affreschi, che riproducono la vita di Sant’Alessio e di san Clemente, o che traggono spunto da storie dell’Antico Testamento. La chiesa è stata restaurata recentemente e gode di una magnifica tranquillità per la contemplazione e la preghiera, rallegrati dalla presenza di un presepio mai smontato dopo Natale.
Dove mangiare
Nel Borgo di Ceri sono presenti due magnifici ristoranti, ricavati nelle preziose mura di edifici secolari, con uno stupendo belvedere che affaccia a strapiombo sulle campagne circostanti (foto sopra). Oppure, fuori dal Borgo, al vicino ristorante “Il Camoscio”. In ognuno dei tre ristoranti i piatti sono deliziosi e i prezzi sono abbordabili per tutti, ma occorre prenotare.
La leggenda
Questa volta la legge riguarda proprio una di queste trattorie e precisamente nella cantina del ristorante “La Rocca”, scavata addirittura dagli etruschi nelle viscere della collina tufacea. Alcuni turisti, nel 2008, in visita a questa cantina scattarono una foto straordinaria nella quale poi appariva una figura rassomigliante ad un uomo, non presente al momento dello scatto. Il proprietario del ristorante, su richiesta, vi farà vedere una copia di questa fotografia.
Alcune medium accorsero successivamente e vaticinarono una storia chiamata “Il fantasma della cantina”. Grazie ad alcune ricostruzioni storiche si è risaliti alla possibile associazione tra la figura nella foto e la storia di un nobile francese murato vivo nei secoli scorsi in uno dei tre locali che costituiscono questa cantina impreziosita da vini molto scelti.
Come ci si arriva
Da Roma: si Percorre la via Aurelia fino al chilometro 32,500 dove si incontra sulla destra il relativo bivio per Ceri. Questa provinciale, la 13 b, chiamata anche via del Boietto, si inoltra nel retroterra, tra amene vallate e verdi boschetti, fino a raggiungere via San Paolo. Si gira a destra e poi al primo bivio a sinistra la Via di Ceri. Impossibile sbagliarsi per la copiosa cartellonistica. Dal Raccordo Anulare di Roma si impiegano circa 45 minuti. E’ consigliabile non andarci di sabato o domenica per evitare il traffico e i numerosissimi visitatori.
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