Che tempo che fa: Littizzetto entra in scena con un maialino

maiale_chetempochefaIl porcellum l’ospite d’onore della serata, un maialino terrorizzato davanti alle telecamere.

Ha fatto così il suo ingresso Luciana Littizzetto a Che tempo che fa, portando in un carrellino rosa il porcellum, per iniziare il suo discorso partendo dalla legge elettorale dichiarata incostituzionale.
Peccato che il porcellum era proprio un maialino nero che entrando nel circo di luci, risate, rumori, applausi, era evidentemente terrorizzato, tremava, respirava affannosamente e aveva gli occhi pieni di paura. Minuti di una televisione spazzatura, dove le risate stridevano con le immagini del maiale-oggetto, al centro della scena in tutto il suo terrore.

Purtroppo gli animali da sempre sono alla mercé dell’uomo, che sia per il cibo, per ricavarne vestiti, per divertire al gente, per sport. Ma è giusto usare un animale per i nostri fini? E’ giusto decidere di poter disporre della vita di un altro essere vivente e senziente solo in nome del gusto o dell’aspetto o del divertimento?

Una vera e propria caduta di stile di Fazio e Littizzetto, infatti sono molti i commenti sui social network di spettatori indignati contro lo spettacolo increscioso di ieri sera. Portare un animale, immobilizzato su un carrellino, non è certo dimostrazione di quell’apertura mentale che la gente si aspetta da un tale programma e soprattutto dalla Littizzetto. Che tempo che fa ha dato prova di quanto noi esseri umani continuiamo a non rispettare la vita in quanto tale. Viviamo in un mondo che diventa sempre più violento e dove la legge del più forte arriva a scandire i ritmi quotidiani, senza alcuno scrupolo se a soffrire sono donne, uomini, bambini, animali.

Quotidianamente sentiamo di uomini che uccidono altri uomini e la società sta quasi per essere anestetizzata dalla violenza. Ogni giorno in silenzio nei macelli, nei circhi, nei laboratori di vivisezione, negli allevamenti da pelliccia, gli animali vengono uccisi, strappati dalle loro madri, dai loro simili e costretti a sopperire in nome di un’utilità che spaventa.
Un essere vivente non può essere usato e sfruttato, maltrattato solo perché un altro essere vivente ha deciso tutto ciò. Si potrebbe parlare di una storia che si ripete, basti solo pensare ai campi di concentramento, che altro non erano che un luogo dove degli uomini e delle donne decidevano cosa fare di altri uomini, donne e bambini, considerati inferiori, non degni di vivere; sperimentazioni, sfruttamento, morte sono le stesse parole che riecheggiano ancora oggi nella nostra società.

Quando potrà finire tutto questo? Quando l’uomo deporrà le armi e finirà di combattere la vita? Quando si potrà parlare finalmente di antispecismo?
La strada è sicuramente ancora lunga e tortuosa, soprattutto quando anche in televisione si continua a dare spazio a scene di sfruttamento di esseri indifesi e totale mancanza di empatia.

di Giulia Labarbuta

Foto: petsblog.it

4 Risposte

  1. Mar

    Perchè non fate un articolo anche sul povero porco dei pink floyd?? L’hanno fatto esplodere sul pubblico

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  2. Giulia

    Non mi sembra che il maiale dei pink floyd abbia un anima e un cuore che batte.. a me pare che sia un pallone pieno d’aria.. è proprio di questo che si parla nell’articolo, mancanza di empatia verso gli esseri viventi. ne ha appena dato piena dimostrazione, affiancando un essere vivente ad un oggetto. Complimenti..lei conferma tristemente quanto detto.

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  3. filippo

    complimenti un bell’articolo, che definisce ancora una volta la crudeltà dello “show business” non solo per le persone ma anche per gli animali. Quando un giornalista si lascia a questi commenti, vuol dire che finalmente anche nella in questa casta c’è chi ha coscienza.

    per mar, probabilmente al tempo dell’esibizione dei pink floyd se ci fosse stato qualche antispecista…. il concerto avrebbe subito qualche interruzione. Facile criticare… più difficile esporsi.

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    • Marcio

      Pippo hai colto nel segno, gli antispecisti hanno da ridire su qualsiasi cosa, ti cito “se ci fosse stato qualche antispecista…. il concerto avrebbe subito qualche interruzione” Un saluto da MarCio

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