Parliamo di maternità, parliamo di Africa.
Uno splendido dipinto del 2010 offre uno spunto di riflessione su entrambe le tematiche. L’artista Chèri Samba dipinse questo quadro intitolato “Un vecchio bambino” non solo per uno spunto interessantissimo di riflessione ma per accendere l’attenzione sull’Africa. Espone a Parigi anche in questi giorni, merita un momento della nostra attenzione per conoscere un punto di vista diverso sull’artisticità e la progettualità concettuale.
Chéri Samba è un artista e pittore della Repubblica Democratica del Congo. È uno degli artisti contemporanei africani più noti ed apprezzati, con il suo lavoro nelle collezioni del Centre Pompidou di Parigi. Artista raffinato e colto. Un bimbo che telefona, nella pancia della madre. Che età ha questo bambino che telefona, in grembo a sua madre? “Dice che dovrei fare uno sforzo per uscire dalla pancia di mamma? Buona questa!” , recita la scritta bianca che dalla testa del piccolo fa tutto il giro della pancia della donna incinta; osserviamo l’interno come se fosse un disegno di sezione, tratto da un libro di anatomia. In realtà, dentro a quella pancia, non c’è un bambino ma un uomo. Prende appunti su un quaderno mentre parla al telefono.
Il quadro, si serve dell’immagine di una donna in dolce attesa e del suo nascituro per far passare un messaggio politico; fatto tutt’altro che raro in pittura: si dipinge una cosa per dirne un’altra! Il “vecchio bambino” come lo chiama Chèri Samba, rappresenta tutti gli uomini politici africani. La madre invece rappresenta l’Africa, in testa ha un turbante su cui è riprodotto varie volte il profilo del continente in arancione, marrone, verde chiaro e scuro. Perchè l’Africa deve far fronte ad un problema che Chèri Samba denuncia nel suo dipinto, quello degli uomini politici internazionali (non solo africani) che non agiscono. Anche questo, rannicchiato nel grembo materno, è come tutti gli altri: scrive, telefona, prende appunti, parla, dialoga, si agita tanto e non combina nulla (cambiare tutto per non cambiare niente, Gattopardi docet); finchè non si prenderà il coraggio a due mani, finchè non usciranno dalla pancia della madre per affrontare il mondo, ci dice Samba, gli africani resteranno dipendenti dall’Europa che li aveva colonizzati.
Questo è il significato profondo ed il messaggio racchiuso nell’opera. La frase importante e pregnante che si legge sulla gonna della donna, appena sotto la pancia, dice “L’indipendenza è una bella cosa ma sono io davvero indipendente?”
La vita in Africa nel mondo moderno, la mancata volontà di agire e di proporre un reale cambiamento.
Chèri Samba, l’altro volto dell’arte.
di Alessandra Paparelli
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