Chiude l’Ilva di Taranto

Come annunciato nei giorni scorsi l’Ilva di Taranto ha definitivamente disposto la chiusura degli impianti per “l’impossibilità di commercializzare i prodotti”.

L’Ilva ha altresì annunciato che far ricorso contro il provvedimento di sequestro disposto negli ulimi quattro mesi. La società ha infatti messo a disposizione sul proprio sito ufficiale le consulenze di alcuni dei maggiori esponenti della comunità nazionale ed internazionale che attestano la conformità delle emissioni dello stabilimento alle prescrizioni di legge. La società ha sottolineato che “lo stabilimento Ilva di Taranto è autorizzato all’esercizio dell’attività produttiva dal decreto del ministero dell’ambiente in data 26.10.2012 di revisione dell’Aia” e che “il provvedimento di sequestro emesso dal Gip di Taranto in data odierna si pone in radicale e insanabile contrasto rispetto al provvedimento autorizzativo del ministero dell’ambiente”.

Nella mattinata vi sono stati altre sette arresti “importanti” ed un indagato, il presidente Bruno Ferrante. Tra gli arrestati figurano anche Fabio Riva, vicepresidente del gruppo e figlio del patron Emilio, l’ex Assessore all’ambiente della Provincia di Taranto, Michele Conserva, e l’ex dirigente per i rapporti istituzionali dell’ilva, Girolamo Archinà, accusato di corruzione dell’ex rettore del Politecnico di Taranto, Lorenzo Liberti, per ricevere una perizia favorevole sull’inquinamento.

Le nuove indagini hanno portato alla luce numerosi contatti tra Archinà e il governatore della Puglia, appena sconfitto alle primarie del Pd, Nichi Vendola. Secondo le intercettazioni ci sarebbe la mano di Vendola nelle pressioni contro Giorgio Assennato, direttore dell’Arpa Puglia autore della relazione sulle emissioni inquinanti dell’Ilva.

Parti sociali ed istituzioni locali sono state convocate per giovedì prossimo nel primo pomeriggio. Il segretario della Fiom Cgil invita gli operai ad andare domani regolarmente a lavoro “Hanno subito stamattina – dice – i provvedimenti giudiziari e ora scaricano tutto sui lavoratori”. A Taranto sono circa 5.000 i lavoratori “messi in libertà”, i sindacati promettono manifestazioni sotto Palazzo Chigi se il governo non si occuperà della situazione nei prossimi giorni.

di Redazione

foto: affaritaliani.libero.it

2 Risposte

  1. Gustavo GESUALDO

    Articolo 422 Codice penale italiano:
    « Chiunque, fuori dei casi preveduti dall’articolo 285, al fine di uccidere, compie atti tali da porre in pericolo la pubblica incolumità è punito, se dal fatto deriva la morte di più persone, con la morte (pena purtroppo sostituita con l’ergastolo). Se è cagionata la morte di una sola persona si applica l’ergastolo. In ogni altro caso si applica la reclusione non inferiore a quindici anni. »

    http://www.ilcittadinox.com/blog/ilva-il-ricatto-mafioso-delle-imprese-italiane.html

    Gustavo Gesualdo
    alias
    Il Cittadino X

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