Nel velodromo di Londra sono in corso i campionati del mondo di ciclismo su pista, che hanno visto l’Italia guadagnarsi l’iride in una delle prove simbolo. Ieri sera si correva la finale dell’inseguimento individuale; in questa specialità due ciclisti si sfidano sulla distanza di 4 km, partendo dai lati opposti della pista: colui che impiega minor tempo vince. Ogni sfida ha un vincitore, ogni vincitore accede alla fase successiva, fino ad arrivare alle semifinali e finali.
La notizia che tutti attendevano ma che forse nessuno si aspettava è arrivata: Filippo Ganna, diciannovenne di Vignone del Team Colpack con un futuro da professionista già sicuro, è campione del mondo su pista nell’inseguimento individuale.
Nelle semifinali aveva fatto registrare il record italiano che gli aveva valso l’accesso alla finale. Nella finale ha battuto per 2″ il teutonico Weinstein facendo registrare il tempo di 4’16″141 , tedesco che nulla ha potuto contro la potenza dell’azzurro.
L’Italia non saliva sul podio di questa specialità dal 1997 nella prova a squadre; a rendere di maggior spessore la gara di Ganna va detto che a metà gara l’azzurro aveva sei decimi di ritardo dal dal tedesco, realizzando dunque una rimonta prodigiosa.
La medaglia di bronzo è andata all’inglese Tannent. Quaranta anni dopo Francesco Moser un italiano fa suo l’iride in questa categoria, il suo futuro si tinge di tinte bellissime.
di Yuri Casciato
Fonte foto: bettiniphoto.net
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