Il Cimitero Romano di Prima Porta è ormai diventato una città per la sua dimensione, con tanto di collegamenti speciali dalla città.
La sua estensione e la conseguente complessità di gestione sono, comprensibilmente, una sfida non semplice da affrontare per i Cimiteri Capitolini di proprietà della Società AMA.
Comunque è evidente a tutti coloro che si recano a visitare i propri cari defunti, che il livello di degrado ed incuria della struttura è salito a livelli imbarazzanti.
Sono frequenti ed impuniti i furti di oggetti dalle tombe a cui si sommano furti ed infrazioni alle auto dei visitatori. Inutile fare denunce ed esposti: è scarsissima o assente la vigilanza nei viali.
Erbacce altissime, spesso incurate per lunghi periodi, fanno da sfondo al pullulare di zanzare ed insetti vari che aggrediscono i parenti che sono intenti a deporre un fiore o a dire una preghiera!
Da diverse settimane non c’è più l’acqua nelle fontane prossime alle tombe (un guasto? Razionamento?). Ai visitatori meno frequenti tale sorpresa comporta un pellegrinaggio alla ricerca dei pochissimi “nasoni” che ancora dovessero erogare un filo d’acqua!
Ci sono poi alcuni ulteriori ‘fatti’ visibili e noti a chiunque si rechi nell’area del cosiddetto ‘Gruppo Semicircolare EPIGEO’, che denotano una mancanza assoluta di rispetto per i defunti ed i loro cari. Le lapidi, che allo scadere dei 30 anni di canone iniziale vengono rimosse per lo spostamento dei resti dei defunti nell’ossario, vengono lasciate in terra rotte, ammassate, con tanto di nomi e foto!
Un insulto agli anziani che hanno difficoltà a deambulare e che vogliano recarsi a visitare i propri cari ubicati al primo o al secondo piano dell’edificio, è rappresentato dai lavori di installazione di ascensori, iniziati almeno 4 anni fa e fermi da tempo immemore! Quanti soldi sono stati spesi per queste opere, mai completate, ora rovinate dall’intemperie e circondate da alberi nel frattempo cresciuti ovunque.
Intonaci e marmi mancanti ovunque, strati di guano di piccione nei locali delle tombe e sui davanzali delle finestre, completano il disarmante quadro della situazione.
Chiunque abbia perso un caro ed abbia dovuto provvedere al pagamento di un loculo al Cimitero di Prima Porta, ben sa quanto caro sia questo servizio.
Peccato che il rispetto di questo ‘Contratto’ siglato con i cittadini ed ancora di più, il rispetto verso i defunti, siano apparentemente oggetto sconosciuto alla Società che gestisce il Cimitero.
Chi mai vorrà migliorare questa situazione che di certo non fa onore alla città di Roma?
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