Come appreso dal nuovo decreto del Governo per introdurre la cosiddetta “fase 2”, le norme di distanziamento sociale per il contenimento del contagio da Coronavirus dovranno proseguire ancora, almeno per alcune settimane, se non mesi. Tutto ciò, nonostante le riaperture di attività commerciali e lavorative, come ha sottolineato lo stesso premier Conte, porterà tutti gli italiani a dover continuare ancora per un po’ a “convivere” con il virus, modificando le proprie abitudini quotidiane.
Per questo, la maggior parte dei comparti che sono rimasti fermi in questi mesi, avranno modo ad un certo punto di ripartire, ma dovranno senz’altro farlo rispettando nel miglior modo possibile le misure di sicurezza previste. Tra questi settori c’è anche quello artistico, in particolare per ciò che riguarda due pilastri come il cinema e la musica dal vivo.
Come è facile intuire, le caratteristiche dei concerti e della visione dei film nelle sale cinematografiche, non si sposano benissimo con il concetto di distanziamento sociale citato in precedenza. Si stanno perciò studiando modalità per permettere comunque tali visioni collettive, pur mantenendo per quanto possibile le distanze. Una soluzione già in ballo è quella di riportare in auge i Drive-In, che verrebbero allestiti sia allo scopo di guardare film che di assistere a performance musicali live.
Sì, perché questa particolare modalità di assistere ad uno spettacolo (ognuno seduto nella propria auto davanti ad un maxischermo) seppure ci fa pensare ad immagini di anni lontani, perlopiù i ’50 e ’60 quando ebbe un grandissimo successo negli Stati Uniti a dispetto della scarsa diffusione in Italia, potrebbe però rappresentare oggi una buona alternativa nel rispetto delle regole, per far gradualmente iniziare la ripartenza di questi due imponenti settori artistici. Ad alimentare tale proposta sono state alcune importanti aziende operanti nel ramo della produzione ed organizzazione di eventi, le quali hanno ideato il progetto “Live Drive-In”, con lo scopo appunto di riaccendere l’industria che ruota attorno a questo tipo di spettacoli e di permettere perciò, a centinaia di migliaia di lavoratori ora in difficoltà, di riprendere l’attività, cercando di creare, allo stesso tempo, un modo sicuro e stimolante per gli spettatori per tornare ad avere momenti di aggregazione.
Tutte le più grandi città italiane hanno già aderito al progetto. I promotori dell’iniziativa stanno perciò cercando adesso di portare le loro proposte all’attenzione del Governo e del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, anche se poi eventualmente, ci sarà comunque da discutere in maniera più dettagliata con i vari Comuni per individuare delle aree idonee nelle quali collocare i Drive-In, organizzandosi soprattutto per far sì che ci siano le condizioni per evitare assembramenti di persone non autorizzati.
Al momento l’idea, per quanto riguarda i concerti, sarebbe quella di accogliere non più di 2000/2500 spettatori ad evento, dividendo lo spazio in diversi settori e delimitando accuratamente l’area per poter controllare con più efficacia che non si formi affollamento di persone appena fuori. Inoltre è prevista grande attenzione all’impatto ambientale, grazie all’utilizzo di generatori a energia rinnovabile e di materiali ecosostenibili.
In quanto ai tipi di eventi, oltre ai concerti e alle proiezioni cinematografiche, sono previsti spettacoli di comici, di danza e, qualora dovesse ripartire lo sport, proiezioni delle gare del mondiale di Formula 1 e delle partite di calcio.
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