Il maestro spirituale Osho, affermava “L’armonia è l’accordo di parti eterogenee tra loro”.
Tale concetto presuppone che ogni parte del nostro Essere sia indispensabile all’armonia del Essere, nella sua totalità.
Secondo il maestro indiano, è uno stato naturale dell’essere umano e per ritornare a questa condizione naturale è necessario un lavoro su di sé nel quale si ritrova l’unità corpo-mente.
Attraverso varie tecniche di “Meditazione” e la “Mindfulness” possiamo infatti imparare a raggiungere via via uno stato maggiore di consapevolezza, chiarezza, attenzione ed osservazione, che potranno aiutarci a gestire l’ansia, calmare la mente ed allentare lo stress.
In Oriente la meditazione è da sempre parte integrante della cultura, fortunatamente negli ultimi tempi anche in Occidente è diventata uno stile di vita, un modo di vivere fondato sull’introspezione, la riflessione, la contemplazione, per moltissime persone.
Parliamo dell’argomento con Carlo Lesma (life coach e formatore)
Si parla tanto di meditazione. Di cosa si tratta esattamente e quali sono i suoi obiettivi?
E’ un concetto astratto: Secondo la filosofia orientale la meditazione è strettamente connessa alle religioni, ma in realtà, a seguito delle mie numerose ricerche personali, trovo sia più affine alla filosofia.
Spesso parlando di meditazione mi accade di trovarmi in opposizione con i miei interlocutori, questo ti fa capire che c’è molta rigidità su una questione che in realtà non si può racchiudere dentro ad un concetto standardizzato. La meditazione comprende infatti molti fattori.
La meditazione ha come obiettivo il rilassamento, la pace interiore, la gioia e l’armonia.
E’ una tecnica che ci consente di essere rilassati, presenti e senza sforzo.
Per riuscirci occorre ascoltare il proprio io, il cuore, il respiro, cercando di allontanare ogni impedimento fisico e mentale che possa distrarci.
Ci sono pensieri che possiamo calmare con la meditazione riducendo la loro sequenza, anche se non possiamo cancellarli.
La Meditazione è pertanto attenzione: non si tratta di cosa stai facendo, ma di come lo fai; è la tua natura, una condizione reale.
Se abbiamo nel corpo e nella mente le energie della consapevolezza, concentrazione e visione profonda stiamo meditando.
Tutte le energie fisiche e mentali ne sono coinvolte. Mente e corpo sono rilassati.
Si fanno le cose con maggiore piacere e creatività, con minor sforzo e dispendio di energia.
Regole per una buona meditazione
Le prime volte che si fa meditazione occorre sentire le sensazioni che il corpo ci manda.
Il primo approccio è dunque volto alla ricerca interiore, che ha il merito di orientarci su quelle che sono le azioni da fare per sentirci in pace con noi stessi e soprattutto realizzati.
Dobbiamo pertanto sapere chiaramente cosa vogliamo da ogni singola meditazione. Es: voglio rilassarmi? Voglio avere delle idee intuitive? Placare la mia mente? Avere consigli o suggerimenti sulla mia parte creativa? Voglio stare bene nel presente? Voglio guarire? (molte persone e diversi studi scientifici hanno testimoniato fenomeni di guarigione legati alla meditazione)
A tal proposito, specifico che le visualizzazioni aiutano tantissimo a modificare quello che ci arriva nella nostra mente.
Quando siamo particolarmente stressati, siamo soggetti ad un calo fisiologico delle difese immunitarie, che ha delle conseguenze nefaste sulla nostra salute. Attraverso le visualizzazioni positive, possiamo in qualche modo “ristrutturarci”.
Come avviene tale ricerca?
Molto spesso il lavoro di ricerca interiore si basa sul capire come si comunica o come parla con noi la nostra parte più profonda.
Molto spesso essa ci parla attraverso immagini veloci che non riusciamo a vedere perché sono troppo rapide. Queste immagini ci fanno capire ciò di cui abbiamo bisogno in questo esatto momento e servono altresì a placare la mente.
Mi spiego meglio: di quale caratteristica ho bisogno per aumentare le mie abilita? Se chiudo gli occhi e faccio una prova nella mia mente probabilmente vedrò un libro aperto e ci lavorerò su di me, guardo il titolo, le parole, etc, (in questo caso siamo già in uno stato avanzato di capacità meditativa).
Tecniche
La meditazione ha bisogno di un adeguato allenamento. Puoi spiegarci qualche tecnica?
Le tecniche di meditazione hanno la caratteristica comune di allenare chi le pratica a rilassarsi e a focalizzare l’attenzione nel momento presente.
Ce lo insegna Eckhart Tolle con il Potere di Adesso.
Esistono moltissime tecniche. Alcune sono più statiche altre più dinamiche. Sono strumenti che utilizziamo per entrare nello stato di coscienza chiamato meditazione.
Per meditare bene occorre innanzitutto cercare un luogo tranquillo, in cui non ci siano parole e distrazioni simboliche.
E’ importante anche l’ausilio della musica attraverso le cuffie.
Una volta intrapreso questo bellissimo viaggio, bisognerà allenarsi e negoziare con i propri pensieri, giocando e modellandoli a nostro piacere.
Se stiamo vivendo un periodo di stress e di tensione, è chiaro che le immagini saranno difficili da gestire, ma con un pò di esercizio possiamo riuscire nel nostro obiettivo.
Io consiglio di meditare almeno 7 minuti la mattina ed altrettanti la sera. In questo caso aiuteremo la mente a fermare, anzi a plagiare i pensieri che arrivano
L’importanza della respirazione.
E’ vero che la respirazione svolge un importante lavoro preliminare che rende maggiormente efficaci e soddisfacenti le sedute?
La respirazione svolge un ruolo fondamentale nella meditazione.
Bisogna prendere aria 5 secondi, trattenerla per altri 5 secondi e poi buttarla per 5/6 secondi, utilizzando il diaframma (come se volessimo riempire e svuotare un palloncino).
Già questo cambia tutto e ci porta ad un rilassamento sempre più profondo.
Quando respiriamo poi dobbiamo pensare semplicemente a una o due immagini al massimo per un tot di minuti, tipo un tramonto, una candela, un deserto, o un qualsiasi richiamo di un immagine positiva.
Adesso siamo pronti alla nostra ricerca interiore.
Hai parlato di meditazione statica e meditazione dinamica. Qual’è la differenza? Perché alcune persone preferiscono la seconda?
La prima prevede appunto che si stia rilassati, seduti o meglio sdraiati; la seconda è stata creata da Osho Rajneesh che, negli anni ’70 e ’80, realizzò un’originale e felice sintesi tra saggezza orientale e psicologia occidentale, ovvero tra la meditazione, la psicologia umanistica e le terapie psicocorporee, sintesi da cui scaturirono le Active Meditations espressamente indirizzate all’uomo moderno.
La meditazione attiva consiste nell’ascolto del proprio respiro, del cuore, dei pensieri, utilizzando la musica come sottofondo. Durante tale meditazione camminiamo, corriamo, facciamo insomma una meditazione in movimento ad occhi aperti.
La meditazione attiva si rivolge a quelle persone che hanno difficoltà a stare ferme.
Se faccio una passeggiata sarà più facile fare una meditazione dinamica, successivamente si possono richiamare con la meditazione passiva le immagini che abbiamo vissuto, facendosi sentire totalmente immersi nelle azioni e nelle sensazioni del momento, senza alcuna separazione tra il se e l’ esperienza.
E’ una forma un pò più “bassa” rispetto alla meditazione passiva, tuttavia capita che chi prova inizialmente la meditazione dinamica si incuriosisce e magari prova quella statica. Il gioco è fatto.
Quando si può parlare di auto ipnosi?
In Italia, possono parlare di auto ipnosi solo ed esclusivamente gli psicoterapeuti.
Dal mio punto di vista dirigo la mia attenzione attraverso la visualizzazione, meditazione, tecniche di rilassamento, linea del tempo attraverso sempre ad un percorso di immagini e comunque tutte tecniche rivolte al benessere mentale e fisico.
Benefici della meditazione
Durante la meditazione produciamo spontaneamente onde alfa, (le onde della pace e della gioia) che riportano la mente nel suo stato spontaneo di felicità (mente divina o superconscio).
Come accennato, studi scientifici hanno dimostrato i benefici di tale pratica:
Aumento dell’autostima
Riduzione dello stress
Diminuzione dell’ansia
Guarigione dall’insonnia
Regolazione del metabolismo
Abbassamento e regolarizzazione della pressione sanguigna
Guarigione di molti sintomi psicosomatici
Incremento della coerenza delle onde celebrali
Aumento della creatività
Miglioramento della capacità di concentrazione
Potenziamento della memoria
Potenziamento dell’attenzione, delle capacità di apprendimento
Diminuzione dell’aggressività
Conclusioni
“La meditazione è un’avventura, la più grande avventura che l’essere umano possa intraprendere.
E’ semplice esistere ed è pura gioia, è semplice gioia per il proprio esistere.
Meditazione significa liberarsi dai pensieri, staccarsi dalla mente e rilassarsi nel momento presente.
La Meditazione ti può dare intuizioni straordinarie perché è la cosa più utile che esita al mondo.
Agisce nel presente, riferendosi al presente. È una risposta al presente, non è una reazione. Agisce in armonia con l’esistente.
È un tuo diritto naturale ed è li inattesa che ti rilassi un po’ per poter cantare e diventare una danza”. Osho
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