Il 31 luglio del 2009 Shane Bauer, Josh Fattal e Sarah Shourd mentre si trovavano nel Kurdistan iracheno per una escursione montana sono stati arrestati dalle autorità iraniane per aver “invaso” il confine illegalmente. Rinchiusi nel fetido carcere iraniano di Evin, i tre ragazzi hanno sempre sostenuto di aver sconfinato per un errore, ma le autorità iraniane li hanno considerati delle spie. La donna, Sarah Shourd, per motivi di salute è stata liberata nel mese di settembre 2010 dopo il pagamento di una pesante cauzione di 500.000 dollari, mentre per Bauer e Fattal il destino è stato più crudele. Da ieri, come riferisce la tv di Stato dell’Iran, sono stati condannati ad otto anni di carcere per “ingresso illegale sul territorio iraniano e per collaborazione con i servizi segreti americani”. Il processo, istruito il 6 febbraio scorso dalla Corte rivoluzionaria di Teheran, chiude il caso con i due ragazzi e considera ancora aperto quello con Sarah Shourd che, ovviamente, non intende tornare in Iran per nessuna ragione. Le famiglie dei due giovani hanno chiesto più volte clemenza all’Iran ma non sono stati ascoltati. La portavoce del Dipartimento di Stato americano, Victoria Nuland ha affermato che Shane Bauer e Josh Fattal sono in carcere da troppo tempo e devono tornare dalle loro famiglie. Il caso potrebbe inasprire ancor di più i rapporti con l’Iran da parte degli Stati Uniti che non hanno mai smesso di chiedere la liberazione di Bauer e Fattal perché innocenti ed estranei alle vicende di spionaggio.
Massimiliano Nelli
Foto : rferl.org
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