Novità nell’ambito delle Neuroscienze, ancora una volta. Lo studio è stato pubblicato il 12 maggio 2014 sull’autorevole rivista PNAS (Proceedings of the National Accademy of Sciences) a firma di Fernanda Tovar (et al.). Questo gruppo lavora presso l’Istituto D’Or per la Ricerca e l’Istruzione e presso l’Istituto di Scienze Biomediche di Rio de Janeiro, Brasile.
La scoperta riguarda la possibilità di vie neurali alternative a quelle del Corpo calloso.
Una piccola digressione è necessaria. Il Corpo calloso è una formazione commisurale interemisferica, cioè è una struttura nervosa che connette i due emisferi cerebrali, destro e sinistro e fa sì che questi possano comunicare tra di loro e scambiarsi le informazioni.
Appartengono a questo tipo di formazioni oltra al il corpo calloso anche il setto pellucido, il fornice e la commessura anteriore. Possono inoltre essere incluse anche la commessura abenulare e la commessura posteriore, di pertinenza epitalamica. (fonte Wikipedia).
Il neurobiologo e neuropsicologo R.G. Sperry (1913 – 1994) vinse il premio Nobel per la medicina per le sue scoperte sulla specializzazione emisferica delle funzioni cognitive indagate in soggetti “split-brain“, ovvero con rescissione del corpo calloso, tale che i due emisferi cerebrali non comunicano più tra loro .
Nel 1962 pubblicò su PNAS il primo resoconto delle indagini compiute su pazienti con “cervello diviso” (split brain) , dando inizio a una ricca serie di indagini sulla specializzazione emisferica e lateralizzazione delle funzioni cerebrali.
Nel suo lavoro scientifico Sperry e i suoi colleghi sottoposero questi pazienti operati di callosotomia a test neuropsicologici atti a indagare le singole funzioni degli emisferi cerebrali e scoprirono, diversamente da quanto era opinione comune, che ogni lato del cervello non solo presiede a specifiche funzioni, ma è dotato di una sua coscienza.
Ora, dove sta il “nodo” interessante di questa nuova ricerca? Esistono delle persone con agenesia del Corpo calloso, cioè individui a cui fin dalla nascita non si è formata la struttura nervosa, che non hanno nessun deficit neurocognitivo. Come è possibile ?
I ricercatori brasiliani, utilizzando tecniche di Neuroimmagine funzionale (fMRI) e test Neuropsicologi di valutazione, hanno scoperto due percorsi alternativi che aiutano a compensare la mancanza del Corpo Calloso. Gli autori ritengono che lo sviluppo di questi percorsi alternativi derivi dalla capacità del cervello di essere “plastico” e si verifichi già nell’utero durante lo sviluppo embrionale. Lo abbiamo già scritto altre volte, ma lo ripetiamo: la neuroplasticità è la capacità dei neuroni e delle sinapsi di formare nuove connessioni nervose che possano sostituire quelle mancanti o non funzionanti. Per chi è curioso: questi percorsi compensativi nei soggetti con agenesia del Corpo calloso collegherebbero le Aree corticali posteriori parietali omotopiche (Area di Brodmann 39 e dintorni) con le Commissure anteriore e posteriore.
Avanti così, Neuroscienze…
Dr. Gherardo Tosi
Psicologo – Psicoterapeuta
00152 Roma
E. mail : tosighe@libero.it
Foto: Ivanei Bramati- D’Or Istituto per la Ricerca e l’Istruzione (IDOR). Rio de Janeiro 22281-032. Brasile
Rimango sempre meravigliata di fronte alle numerose capacità e potenzialità dell’organismo
C’est un plaisir de lire ces magnifiques découvertes.
Toujours aussi passionnantes.