Venerdì 28 settembre la giovane pianista Fernanda Damiano si è esibita in concerto live per la ditta Bergamini su di un magnifico Steingraeber, in occasione della celebre manifestazione musicale Cremona Musica. In maniera impeccabile ha eseguito brani di Listz, Debussy e Rachmaninoff a memoria facendo trapelare tutta la sua precisione tecnica e la sensibilità che la contraddistingue, un vero talento italiano.
Alla fine del suo concerto, colpita dalla semplicità di questa ragazza mi sono avvicinata per conoscerla, visto che io stessa sono pianista e quasi coetanea di Fernanda, ed è stata davvero gentile e mi ha accolto con affetto nonostante stesse ancora riprendendo fiato dopo la magnifica prestazione pianistica.
Mentre la guardavo (e sentivo) suonare mi sono posta delle domande su come facciano tanti ragazzi giovani ad avere tale passione e coraggio da buttarsi in un mondo arduo come quello della musica classica, un mondo che richiede sacrificio e dedizione e che ti pone in costante prova davanti agli occhi (e alle orecchie) della gente, che ti espone costantemente a critiche e di fronte al quale come corazza ci si veste solo della propria sensibilità. Nudi di fronte al giudizio di chi, a volte, nemmeno sa, né comprende e né apprezza la vulnerabilità e la fragilità che si cela dietro questi artisti, che seppur macchine da guerra musicale sono umani.
Hai in mente una frase che ti hanno detto che ti ha spronato di più nel continuare questa strada e una che invece hai pensato che avrebbe potuto evitarsi?
C’è qualcosa che mi è rimasta impressa, ma per fortuna è un qualcosa di positivo, quella che più mi ha colpita è stata da parte di una signora che mi ha seguita in diversi anni la quale, ad un certo punto, dopo che avevo finito un’esecuzione, si avvicinò, mi guardò e disse: “Devi sempre continuare così perché tu non sei una donna da mezza strada e penso che si possa nella vita cercare la serenità e la gioia quindi devi andare avanti senza farti intimorire perché tu meriti la felicità”.
E per quanto riguarda quella negativa?
Ci devo pensare….
Magari ti ha lasciato meno ricordo appunto perché negativa.
Diciamo che io cerco di prendere tutto non in senso negativo, soprattutto le critiche, non mi lascio segnare da una critica, cerco sempre di interpretarla come un consiglio sennò faccio fatica se la penso come una critica anche se, ovviamente, non si può piacere a tutti, per cui ognuno ha il proprio stile
Quindi cercare sempre del costruttivo in ogni critica, questo è molto importante, molto maturo da parte tua. Un’ultima considerazione, qual è la parte più pesante della vita da pianista?
La solitudine e il sacrificio … – Non sempre capito immagino – Sì, e a volte ci si chiede se un giorno, guardandosi indietro, si potrà dire “Ne è valsa la pena!” però, ogni volta che si fa un concerto, quel momento successivo in cui si sente la soddisfazione personale beh, quella è la cosa più bella che ci possa capitare… scusami ho un po’ il fiatone [ride].
Fernanda è una ragazza davvero dolce e Cremona Musica è davvero una splendida opportunità per incontrare e parlare con questi artisti incredibili di fama nazionale e internazionale da cui si
imparano davvero un sacco di cose non solo a livello musicale ma anche di vita.
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