Il governatore della Banca d’Italia, Mario Draghi, durante il Convegno a Palazzo Koch Europa 2020, ha parlato della crisi che l’Italia stà affrontando in questo periodo: “Stiamo uscendo dalla recessione lentamente: secondo le previsioni del Documento di Economia e finanza solo nel 2014 il pil tornerà sul livello del 2007. In termini di prodotto pro capite, il recupero del livello pre-crisi sarà ancora più lento. Interrogarsi sul nostro potenziale di crescita non è un esercizio retorico, è una riflessione sul futuro del nostro Paese, sulle prospettive delle generazioni ora più giovani”. La situazione è preoccupante e l’Italia, per uscirne, deve fare leva su una nuova strategia che coinvolge anche l’Europa, in modo da fare una crescita “intelligente, sostenibile ed inclusiva”. Draghi spiega che tra il 2008/2009 la crisi ha fatto perdere 4,5 punti di pil all’Italia, mentre il resto dell’Europa era su 3,5 punti in meno. Una differenza che si è mantenuta anche durante la ripresa e ha penalizzato le imprese italiane che, oggi, non riescono ad essere competitive . Per recuperare questa competitività, è necessaria “un’attenta regolamentazione pro-competitiva dei mercati, ben disegnata e sorvegliata da regolatori indipendenti”.
di Redazione
Foto: utentesapiens.it
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