La depressione post-partum (dal latino “dopo il parto”) è una particolare forma di disturbo nervoso che colpisce alcune donne a partire dal 3° o 4° giorno seguente la gravidanza e che può avere una durata di diversi giorni, manifestandosi in qualche caso come depressione vera e propria, accompagnata da forme di psicosi.L’atteggiamento psichico della donna che ha avuto un parto spontaneo è caratterizzato da un senso di soddisfazione per essere divenuta madre e nello stesso tempo da un senso di responsabilità verso il nuovo arrivato. Però, coesiste uno stato di labilità emozionale, per cui la donna è sopraffatta da un senso di malinconia in cui è difficile trattenere le lacrime, è facilmente irritabile, irrequieta e ansiosa preoccupandosi in modo esagerato della salute del neonato. Questi fenomeni caratterizzano una forma lieve di depressione post-partum denominata “Baby Blues” che si manifesta nell’80% delle madri e che generalmente tende a scomparire nel giro di pochi giorni. L’origine di questi sintomi può essere spiegata da diversi fattori quali la debolezza fisica provocata dal travaglio e dal parto, la tensione nervosa e le variazioni ormonali che intervengono dopo il parto, il cambiamento dell’equilibrio psicofisico che si era creato tra mamma e bambino che fino a quel momento era parte di lei e che ora, invece, deve essere sostituito da un rapporto tra due persone ben distinte. Se la donna riceve un adeguato sostegno dal marito e dalla famiglia i sintomi scompaiono entro il 12° giorno dal parto. E’ importante curare il rapporto umano e offrire sostegno psicologico. Se i sintomi persistono oltre le due settimane potrebbero indicare l’inizio della depressione post-partum vera e propria. Questa è caratterizzata da: irritabilità, sensazione di inadeguatezza, affaticamento ed esaurimento, disinteresse per il bambino, pianto inconsulto e improvvisi cambiamenti dell’umore. Il fenomeno è riscontrato in circa il 10% delle donne che hanno appena partorito, con un incremento del 30% se sono state colpite dalla stessa depressione in occasione di un parto precedente. La percentuale sale sensibilmente in presenza di donne che hanno già manifestato in passato disturbi mentali di varia natura. La durata dei sintomi varia da qualche settimana ad un anno. Il trattamento per le forme lievi è il supporto individuale e la psicoterapia; per le forme più gravi è necessario integrare una terapia farmacologica. La psicosi puerperale è la forma più grave della depressione post-partum, inizia subito dopo il parto o entro 48-72 ore in donne con familiarità per malattie mentali. Si manifesta con stati di agitazione, confusione, pessimismo, disagio sociale, insonnia, paranoia e allucinazioni. In questi casi è necessario il ricovero ospedaliero e il trattamento farmacologico. E’ possibile prevenire o quantomeno attenuare le manifestazioni della depressione post-partum agendo soprattutto a livello psicologico, sia da parte della madre che di chi le sta vicino: la donna deve trovare il modo di svolgere una vita sana e tranquilla, mirata a instaurare e mantenere il rapporto con il neonato e a privilegiare il benessere psicofisico; il sostegno del partner, dei familiari e degli amici è molto importante perché possono offrire aiuto nei lavori domestici, alleviare gli impegni della neomamma, mostrare disponibilità ad ascoltare e ad offrire sostegno.
Angela Ricci
Foto: leggilo.net
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