Buon compleanno ad una grande attrice.
Il 5 gennaio 2016 Diane Keaton ha compiuto 70 anni. Bella, intelligente, affascinante, ironica. Senza nessun “ritocchino” la Annie di Woody Allen è amata dalle donne e dagli uomini.
L’ironia è da sempre al centro della sua vita. Donna dalla forte personalità, con un look originale che ne ha fatto un simbolo di fascino ed eleganza (famosi i suoi gilet, le sue cravatte, i suoi occhialini tondi). Sono di parte, l’adoro, e fa molto piacere avere la possibilità di farne un “ritratto” di penna. Era meravigliosa nel celebre film del 1977; “Io e Annie” è il film infatti che consacrò Allen tra i più grandi registi americani. Il film ha vinto, ricordiamolo, ben quattro Premi Oscar: miglior film, miglior regista, migliore sceneggiatura originale e miglior attrice protagonista.
Diane Keaton esordisce nel cinema negli anni Settanta. Il primo ruolo di rilievo fu quello di Kay Corleone ne Il padrino di Francis Ford Coppola. Ma è proprio il sodalizio artistico con Woody Allen a rappresentare la svolta. Con lei, Allen, ha fatto i film più belli, i più brillanti. I due collezionarono ben sette pellicole insieme. Il legame professionale si trasformò in una relazione, che durerà fino al 1978. Diane e Woody resteranno legati da una profonda amicizia, nonostante la fine del loro amore. Dopo Allen, Diane ebbe una storia con Warren Beatty (foto sotto), con cui girò Reds, con Al Pacino, con cui girò il terzo film della saga del Padrino nel 1991. Nel 2003 ottiene un grande successo insieme a Jack Nicholson con la commedia “Tutto può succedere”. L’attrice non si è mai sposata, è ancora single, ma ha adottato due bambini.
Desideriamo ricordarla sempre nel ruolo di Annie, che ne ha celebrato eleganza e simpatia; nella trama del film, il comico Alvy Singer (Woody Allen) si è lasciato con Annie dopo un anno e mezzo circa di relazione e si ritrova ora a raccontare la storia del loro rapporto, cercando di capire quali suoi problemi sviluppati durante l’infanzia (depressione, nevrosi, incapacità di amare o mancanza di empatia), possano essere stati complici della fine della storia.
Partendo dal loro primo incontro, Alvy spiega l’evoluzione del loro amore, dalle prime fasi di felicità al deterioramento, fino alla definitiva rottura. Una grande malinconia finale, per aver perso la sua donna piena di fascino ed allegria, una donna ironica come poche, un vento fresco di cui l’uomo aveva estrema necessità.
Buon compleanno quindi, alla diva della porta accanto, che piace a tutti, ma proprio a tutti.
di Alessandra Paparelli
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