Gli effetti sulle vendite globali non sono stati così catastrofici come ci si aspettava; se negli Stati Uniti il marchio Volkswagen ha subìto una netta flessione di vendite a seguito dello scandalo Dieselgate, in Europa rimane ancora forte grazie alla fiducia che negli anni è stato in grado di conquistarsi
Volkswagen, un marchio che è sempre stato sinonimo di affidabilità, robustezza e qualità; almeno fino al 18 settembre 2015, data in cui il mondo dell’auto è stato travolto dallo scandalo sulle emissioni truccate sui motori a gasolio della casa di Wolfsburg. Si potrebbero scrivere pagine su quest’argomento ma, in sintesi, in cosa consiste? L’EPA (United States Environmental Protection Agency) ha rilevato la presenza di un software per la manipolazione delle emissioni da attivare durante i normali test di routine, in grado di far registrare dati di quaranta volte inferiori ai valori reali. Tutto ciò ovviamente ha suscitato grande scalpore e indignazione in molte parti del mondo, ma non ovunque sono stati rilevati evidenti cali delle vendite. Come mai e, soprattutto, dov’è che il colosso tedesco ha saputo mantenere integra la sua immagine dopo uno dei più grandi scandali legati al mondo dell’automobile della storia?
Se da una parte l’aria ai piani alti continua ad essere pesante, fatto testimoniato dal rinvio sia della presentazione dei risultati 2015 sia dell’assemblea degli azionisti, dall’altra le vendite in Europa sembrano non aver subito flessioni, anzi. Una delle poche eccezioni è rappresentata dalla Germania, che a gennaio ha fatto registrare un calo dell’8,8% rispetto allo stesso mese del 2015. In Italia per esempio ci troviamo davanti ad un 20% di immatricolazioni in più, ben 2000 auto, di cui più della metà vendute a privati, che hanno catturato l’interesse, e il portafoglio, degli estimatori. La domanda verrà spontanea: come è possibile?
Negli anni il gruppo Volkswagen ha saputo farsi largo sul mercato, diventando immagine di azienda solida e seria, capace di conquistare la fiducia di clienti esigenti alla ricerca di un’auto ben fatta e affidabile, ma al tempo stesso economicamente raggiungibile. Le vendite sono state spinte in su anche grazie ad ingegnose campagne promozionali, promotrici di sconti e supervalutazioni che sempre sono state ben apprezzate nel nostro paese. Sinceramente, quante persone guardano i dati relativi alle emissioni prima di comprare un’auto? Ci si sofferma più su altri fattori quali affidabilità in primis, rifiniture, dotazioni di serie e motorizzazioni. E il gioco è fatto.
Volkswagen è l’unica che, oltre a Fiat, piazza due vetture tra le auto più vendute in Italia nel 2016; al settimo posto troviamo la Polo con 3949 immatricolazioni, grazie a motorizzazioni aggiornate e rifiniture interne degne di un’auto di categoria superiore. Al quinto posto si piazza la Golf che, anche per merito di interessanti propulsori a metano, raggiunge quota 4305 esemplari venduti.
di Francesco Meneghini
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